Comunque son cose da pazzi, questo latte "crudo" che trovo sa di erba, di fiori e di mille sapori "nuovi", eppure tanta è la mia abitudine a quello industriale che io, a differenza tua, faccio ancora un po' di fatica certi giorni ad apprezzarlo... ma so che è una questione di abitudine. Così come non riesco a tollerare il gusto dell'UHT
Beato te allora che hai conosciuto sin da subito quello "vero"!Statistiche: Inviato da marta — 24/03/2014, 11:51
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Sulla omogeneizzazione ti hanno detto. I veri golosi, come il mio amico Mauri, ne approfittano così: dal frigo prende la bottiglia, controlla le due-tre dita di panna che galleggia, e provvede ad aspirarla con la cannuccia da bibita.
La scusa ovviamente e': "tutti quei grassi, per la bambina potrebbero essere difficili da digerire..." ;)
Statistiche: Inviato da PMF — 24/03/2014, 10:59
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Intanto ho anche scoperto (forse ero l'ultima a non saperlo?) che il latte comunemente in commercio è prodotto da mucche nutrite con , il che non è una gran bella notizia...
In effetti, che sia per questo o per altri motivi, il gusto del latte crudo non omogeneizzato e prodotto da mucche nutrite senza insilati che trovo adesso è talmente diverso da quello che solitamente conosciamo, che quasi pare essere un'altra bevanda...
Statistiche: Inviato da marta — 21/03/2014, 14:34
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http://www.centralelatte.torino.it/ita/ ... resco.html
"C’è poi la fase di OMOGENEIZZAZIONE che apporta modifiche alla frazione lipidica del LATTE FRESCO, perché riduce le dimensioni dei GLOBULI DI GRASSO. Questo trattamento viene eseguito sul latte prima del trattamento termico e ha lo scopo di impedire l’affioramento della panna durante la conservazione del latte. Così facendo, inoltre, si aumenta la superficie esposta del grasso e diventa più facile l’azione dei sali biliari e della digestione. "
Statistiche: Inviato da TeresaDeMasi — 21/03/2014, 12:56
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Con google non ho ottenuto granché.
Statistiche: Inviato da marta — 20/03/2014, 22:20
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