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Quanto alla ricotta in fuscella, credo che il suo concetto vari a seconda delle zone. Qui ad Afragola è morbida, cremosa, scioglievole e fondente, come dici tu. Una mia zia dice che è l'unica lavorabile con lo zucchero. Nell'alto Sannio (quello che in parte rientra nel territorio della regione Molise per intenderci) e nel comprensorio del Matese per ricotta in fuscella intendono una ricotta mooolto più sostenuta, quasi dura: ne ho comprata una prodotta da quelle parti (Bojano o Campochiaro, non ricordo) e tale era. Le fuscelle sono semplicemente i cestini in cui la ricotta viene raccolta, che una volta erano di vimini (oggi per motivi igienici sono di plastica).
Anche sulla romana credo che il concetto non sia univoco. Sono sempre stato abituato a considerare la romana come una ricotta non particolarmente cremosa, che si sgretola. A Bologna sulla confezione di quella che trovavo sotto questa denominazione figurava, tra gli ingredienti, la panna: per romana si intendeva una ricotta con aggiunta di panna, appunto.
Statistiche: Inviato da tarallo — 22/06/2010, 10:43
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Comunque la ricetta cade proprio a pennello: avevo visto il tramezzino classico (ripieno di pomodoro e provola o fiordilatte + prosciutto cotto o salame) e quello alle scarole (se non sbaglio lo fa Serlini) e ultimamente mi stavo spremendo le meningi per capire in quale altro modo si potesse farcire; quest'idea mi alletta tantissimo e ringrazio Antonia per avermela insinuata, attendendo sempre un invito sulla sua tavola
Brava, Antonia!
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Statistiche: Inviato da tarallo — 22/06/2010, 0:39
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Statistiche: Inviato da TeresaDeMasi — 21/06/2010, 15:50
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grazie a tutte.
antonia
Statistiche: Inviato da rimmel — 20/06/2010, 20:01
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