Nella storia dell'arte, le sante—come i santi—sono solite tenere i simboli dell'identità nelle mani, cioè gli attributi. Per le martire, c'è una palma come un simbolo generale, ma un'altro più particolare fa riferimento al nome, un virtù, o il modo della morte.
Per esempio, nella Chiesa di Sant'Agostino in Siena, La Maestà, un fresco di Ambrogio Lorenzetti: . A sinistra della Madonna, Santa Caterina dell'Alessandro, capitata, con la testa sul piatto come una Battista femminile; a sinistra di lei, Sant'Agata, con i due petti che i soldati romani hanno tagliato brutalmente. Clicca qui per Santa Lucia , una santa siciliana chi viaggiava all'altare di Sant'Agata come pellegrina. Guarda come gli occhi si parano piccoli petti (pettini?), loro modello come Sant'Agata era un'esamplare per Santa Lucia.
Come voi sapete, i dolci e le monache siciliane sono strettamente collegati come la manna delle spose di Cristo che tutte le religiose sono secondo la tradizione della Chiesa Romana. In questa manierà, può darsi che loro sembrano tutte le sante. Sicuramente, i culti e le feste della sante hanno gran significanza nei conventi delle donne.
In Palermo, il Monastero delle Vergini ha inventato i minni di virgini () in omaggio di tutte le martire, ma la gente mangia questi dolci anche in Catania dove Agata e la Santa Patrona.
C'è un versione secolare negli Stati Uniti. Qualche anni fa quando Janet Jackson ha fatto un bel pasticcio con un "disfunzione del wardrobe", The Amateur Gourmet ha fatto pasticceria.
Janet Jackson:
Pasticceria: Statistiche: Inviato da Elizabeth — 03/07/2007, 23:40
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