I cardoni, come spiegato sopra, sono le piantine secondarie (i polloni) che nascono accanto alle piante di carciofo e che vengono tolte perchè indeboliscono e tolgono spazio alla madre. Non è quindi una pianta seminata allo scopo, ma è la pianta stessa del carciofo che durante l'inverno forma continuamente questi nuovi polloni.
Si estraggono, si toglono le foglie e si puliscono. Il gambo che resta si taglia a grossi pezzi e si sbollenta in acqua e limone. Poi si consuma come si vuole.
I cardi (o gobbi) invece si ottengono in altro modo, sia perchè sono seminati apposta (è un altra pianta) sia perchè di solito, per averli bianchi e dolci, al momento di mettere in terra le piantine nate, queste non vengono posizionate verticali, ma di lato, e poi interrate (rincalzate). Il nome gobbo deriva proprio dalla forma curva assunta dalla pianta costretta a questa strana posizione.
I cardoni hanno un sapore pungente e amarognolo (che comunque si attenua fino a scomparire dopo la sbollentatura) e li preferisco ai cardi, un po' troppo dolci e acquosi per i miei gusti.
Qui sotto un cardone, che sta per essere estratto.
Qui volevo fare vedere la pianta con accanto un cardone piccolo (sulla destra) e un cardone fin troppo cresciuto, ma la foto è venuta molto male e si vede solo un gran groviglio.
Statistiche: Inviato da Linda — 30/01/2007, 17:49
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Puliamo i cardi dalle foglie più dure, facciamoli bollire per due volte , eliminando la prima acqua di bollitura e mettendone di nuova , cosi facendo elimineremo quel sapore amarostico dei cardi.
affettiamo del pepato fresco
puliamo delle acciughe sott'olio
Riempiamo i cardi con entrambi gli ingredienti
Prepariamo una pastella con farina lievito e acqua, lasciamola lievitare
passiamo i cardi ripieni nella pastella
friggiamoli in olio evo caldo, adagiandoli in un foglio di carta assorbente, servire caldi.
Statistiche: Inviato da Ospite — 27/04/2005, 20:01
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