Però non so rinunciare ad un gelatino semplice, semplice al fiordilatte, e allora lo mangio, poi magari la sera cammino per 1 ora a passo svelto 5 km.

Per il resto cucino, o meglio cucino quando ne ho voglia, e se per esempio un giorno ho voglia di preparare le brioches, so già che se ne mangio una, a pranzo o a cena devo ridurre le calorie, ma non ci rinuncio! Perchè, come dicevo, altrimenti sto male di testa...
Insomma la mia è una dieta psicologica, e capisco che certi discorsi possono risultare vaneggianti, ma io la seguo ascoltando quel che dice il mio corpo, e vi assicuro che parla!
Se oggi ho voglia di dolce, si vede che lui ha bisogno di zuccheri, e io glieli do, sta bene lui e sto bene io. Ovviamente cercherò, poi, di non ingurgitare carboidrati. Oppure, non mangio mai carne o quasi, ma lui ad un certo punto, ogni due mesi circa, mi dice voglio una fiorentina, e io la mangio... e così via!
Chissà se mi sarò spiegata, ma tutto sto ambaradan l'ho scritto per dire che secondo me la dieta non deve essere ne' restrittiva, ne' faticosa, ne' renderci la vita difficile

/silvia, altrimenti poi, per forza, ti ci vuole l'infuso di finocchio, credimi
