da steart » 22/09/2013, 9:44
... tutti spunti interessanti....
teresa: effettivamente come dici tu un po' di folding aiuta MA: come già detto io sono anni che uso la baguette a l'ancienne di P Reinhart (anzi da lui popolarizzata negli USA ma d'origine francese): nella sua prima formulazione, anni fa, l'impasto non aveva alcun stretch and folding, di fatto, a ripensarci, quasi un no-knead bread, che veniva fatto però con metotologia particolare: acqua gelata, farina fredda e altro, poi messo in frigo per almeno 24 ore. l'impasto veniva rovesciato sulla spianatoia, non veniva lavorato nè gli si dava forma:--- eppure ne risultano baguette con notevole oven spring, con ottima alveolatura irregolare, per non parlare del sapore, molto buono (ma questo è soggettivo ovviamente). a differenza degli altri no-knead bread (che a me non hanno mai convinto): qui il sapore, delicato ma complesso, esiste e come. Ora Peter Reinhart ha introdotto dei folding per un risultato ancora migliore.
Hamelman è vero che sfrutta molto poolish e biga e poco il freddo, ma lui parla anche dal punto di vista di un fornaio proessionista: cioè impossibile in una bakery avere così tanto spazio frigo a disposizione. Detto cioè se non erro, giusto per confondere le idee, uno degli ideatori della baguette a l'ancienne di cui sopra (Philippe Gossellin) di fatto uso il frigo, ma nel suo impasto non mette il lievito di birra, aggiunta di Peter Reinhart per la panificazione domestica: il lievito viene aggiunto dopo che l'impasto è stato in frigo per un paio di giorni, quando ritorna a temperatura ambiente per procedere poi alle fasi finali e infornare, ovvero, mi sembra, di fatto un poolish a lunghissima maturazione al freddo... ??
daniel: grazie: iluminante il tuo commento: sia hamelman che reinhart effetivamente diffidano dall'usare farine forti e di fatto danno poche pieghe, in generale. Però, anche a te mi sento di segnalare che lo stesso Reinhart nella introduzione al suo Artisan Bread every day dice che si è trovato costretto a rivedere molte sue posizioni alla luce di pani assaggiati e fatti con dosi non proprio indifferenti di lievito e a lunga maturazione al freddo: ovvero dice lui, ci sono ancora molte cose che non conosciamo... di fatto, volevo dire, è possibile ottenere grande pane con la maturazione in frigo, pane che non ha nulla da invidiare a quello fatto con poolish o biga, diverso ovviamente (hai ragione: non è presente alcuna nota acida), ma ugualmente complesso e con retrogusti notevoli...
.... comunque, accidenti a voi,, mi avete fatto voglia di rimettermi a fare poolish!! vado ad impastare mi sa.. ciao a tutti (e soprattutto tutto questo parlare di pane mi ha portato a riprendermi hamelman (nuova edizione) e rileggerlo per bene)