abbiamo assaggiato una preparazione tipica di quei luoghi montani, una “pierrade” cioè un piatto a base di carni miste, cotte sulla pietra e condite con salsine varie, non ci siamo nemmeno sentiti di rifiutare l’assaggio di una “raclette” cioè un piatto composto da una preparazione di base variabile inondata successivamente da formaggio fuso. I due piatti vengono anche preparati contemporaneamente e chiamati “braserade”.
Uno dei regali-ricordo che ci siamo portati a casa dal viaggio è stato un attrezzino elettrico in grado di riprodurre una sorta di braserade casalinga.
Non l’avevamo ancora provato in quanto la calura estiva sconsigliava di cimentarsi in una tale preparazione, ma i primi accenni di autunno di questo periodo ci hanno fatto venire voglia e quindi abbiamo organizzato un pranzetto a tema montano.
L’attrezzo non è altro che una comune griglia elettrica provvista di pietra ollare, dotata di pentolini per alloggiare il formaggio che vengono infilati in una apposita sede sotto la resistenza corazzata, il calore della resistenza riscalda sia la pietra che sta sopra utilizzata per la cottura delle carni, che i pentolini sotto provocando la fusione del formaggio.
Si fa più in fretta a mostrare un immagine che spiegare a parole.
Abbiamo preparato i diversi tipi di carne tagliati a strisce: costine di agnello, filetto di manzo, braciole di maiale, pollo ed un boudel valdostano.
Nel pentolino si piazza una bella fetta di formaggio adatto alla fusione, ideale una fontina di latteria.

Abbiamo pensato ad un contorno che si sposasse con questa preparazione: patate saltate con porri

Quindi abbiamo aperto le danze

Grigliate le carni si pongono i pentolini sotto la griglia per fondere il formaggio.

Infine si versa il formaggio fuso

L’unica salsa che ci siamo concessi è la marmellata di cipolle, poi abbiamo accompagnato con un pane casereccio appena sfornato ed un bel Chambave rosso della Val d’Aosta

DA SVENIMENTO!!!!!
