Salve a tutti finora non mi ero ancora presentata e devo confessarvi che, intervenendo in qualche discussione mi sentivo anche un pochino maleducata per cui mi scuso e vi spiego : incapace di fare foto e di utilizzare il computer (sto studiando però) mi sentivo un pò imbranata, ma desiderosa di condividere con voi alcune ricette locali ora ho deciso di lanciarmi in questa spiegazione e, visto che lo zio Pietro sta organizzando l’ andata a Napoli impegni permettendo li raggiungo e, se i cuochi partenopei sono d’accordo, prepariamo una matassa con fagioli di Controne e facciamo fare le foto a Paoletta o al marito di Antonia che mi sembrano dei veri esperti. Per ora provo a spiegarvi. Innanzi tutto si prepara un impasto di farina (meglio se mista con un pò di semola rimacinata) olio ed acqua, l’impasto deve essere morbido ed elastico e bisogna farlo riposare anche per una mattinata. Dopo il riposo prendere un pezzo di pasta ed allungarla in modo da avere un serpentello spesso un dito e lungo circa una ventina di centimetri, a questo punto praticare un’ incisione al centro formando un’ asola , far arrotondare la pasta girandola sul piano e poi metterla in una bacinella con molta farina e avvolgerla intorno alle mani come si faceva con le matasse di lana, continuare a farla camminare fra le mani e quando si allunga rigirarla come se avessimo una lunga collana che avvolgiamo per farne un bracciale. Chiaramente bisogna far attenzione che la pasta non si rompa fino a quando non ha raggiunto il giusto spessore, Le donne più brave ed esperte ,non è il mio caso, riescono ad allungarla quasi a formare spaghetti a questo punto va praticata una leggera pressione per appiattire la matassa quindi strappata in straccetti..
E’ ottima sia con i ceci che con i fagioli e quando rilascia l’amido si lega ai legumi dando una cremosità davvero buona.
p.s. certo che con le foto è tutta un’altra cosa!!!
