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Ho preparato un paio di giorni fa una ciambella alla ricotta seguendo una ricetta tratta da "il ricettario italiano" della Demetra ma il risultato è stato tremendo
Ho lavorato 250gr di zucchero con 3 uova, ho aggiunto 300gr di farina mescolata a 1 bustina di lievito e sale, Ho incorporato il succo di metà limone (la ricetta prevedeva uno intero ma a me sembrava troppo) e la buccia grattugiata e 250gr di ricotta (la ricetta prevedeva 300 ma avevo la classica confezione da 250gr). Messa in forno a 200° per 30'. Dopo 30' esternamente era un pò pallida e l'interno crudo, ho proseguito la cottura per 15' e sembrava cotta. Mio marito (la cavia!!! ) ha assaggiato e ha infilato la ciambella di nuovo in forno perchè comunque era poco cotta. Dopo altri 10' l'abbiamo riassaggiata: sicuramente cotta, ma sembrava un chewing gum e aveva il retrogusto di farina. Abbiamo cercato di rimediarla con un pò di marmellata che andava a coprire completamente il gusto della ciambella e il giorno dopo è finita nelle immondizie perchè era secca e dura come un sasso. Dove ho sbagliato?!

Si, anche per me l'errore sta nella temperatura del forno.
Io avrei tenuto il forno sui 170°-180° per un'oretta, facendo comunque la "prova stecchino" prima di togliere dal forno.
Alcune volte, con impasti molto umidi, se lo stecchino non esce asciutto abbasso ancora un po' la temperatura del forno e proseguo la cottura "ad oltranza"

anche io concordo per la temperatura troppo alta. i 200° li raggiungo solo con la torta di mele, quando faccio quella a tocchi grossi, che devono cuocere fin nel cuore. torte come questa le metto sempre lla temperatura indicata anche negli altri post.

Paolo

Grazie a tutti per i consigli! Proverò di nuovo fiduciosa!

i libri della Demetra mi lasciano sempre perplessa