Che pizza la pizza con queste pieghe!!

...sorry per la lunghezza del messaggio.
Premetto che in tutti questi anni ho fatto sempre solo la pizza con le ricette e indicazioni di Adriano, quella con il metodo poolish (specialmente per cottura nel mio fornetto Ferrari), con alta idratazione, lunga maturazione, il pane pizza, con le pieghe... Insomma tutte! Sempre ottime e sempre apprezzate da tutti e secondo me – e non solo - insostituibili, MA giorni fa mi sono state regalate delle farine particolari acquistate da Pizzarium - che chi come me è (anche) di Roma sicuramente conosce -di farro bianco, 0, buratto e settaccio; e allora non avevo scelta che provare, dico solo provare, ad utilizzarle al meglio come fa Bonci!? In una delle mie recenti spole tra aeroporti mi è capitato davanti agli occhi, nella libreria Rizzoli di Fiumicino, il libro pubblicato recentemente da lui sulla pizza, vi confesso che da una parte ne sono stata sorpresa e un pochino delusa anche se considerando che negli ultimi anni è diventato un ""fenomeno mediatico"" non mi sorprende che anche lui lo abbiano fatto (de)buttare nell'editoria. Questo per dire che io, come credo tanti romani, avremmo preferito vederlo e continuare a vederlo solo lì nel suo piccolo regno, sempre così simpatico e disponibile, con i piedi per terra, bravissimo nella sua arte, ma con meno frastuono intorno a lui. Tornando a noi, memore delle immagini delle prime pagine del libro che ho sfogliato dove vengono spiegate le fasi di lavorazione dell'impasto, me le sono andate a ricercare in rete e ho iniziato...questo che vi allego il risultato. Questo impasto è con metà farina 0, metà farro bianco. Non vi sto a descrivere questa mia di pizza che è stata sicuramente buonissima, vi dico invece brevemente le caratteristiche della pizza che ho mangiato lì da lui ottenuta con il suo metodo di lavorazione e con l'utilizzo di queste farine senz'altro ottime: la pizza non è elastica, non è mai gommossa, ha un impasto strutturato ma che allo stesso tempo si scioglie in bocca, una leggerezza indescrivibile, condimenti e accostamenti straordinari, una scelta delle materie prime accuratissima. Tornando modestamente alla mia, che vi allego in foto, credo che da ora in poi la metterò nella mia top list di ricette di pizza... solo na'nticchia sotto a quelle di Adriano! Ciao a tutti, Manuela
Premetto che in tutti questi anni ho fatto sempre solo la pizza con le ricette e indicazioni di Adriano, quella con il metodo poolish (specialmente per cottura nel mio fornetto Ferrari), con alta idratazione, lunga maturazione, il pane pizza, con le pieghe... Insomma tutte! Sempre ottime e sempre apprezzate da tutti e secondo me – e non solo - insostituibili, MA giorni fa mi sono state regalate delle farine particolari acquistate da Pizzarium - che chi come me è (anche) di Roma sicuramente conosce -di farro bianco, 0, buratto e settaccio; e allora non avevo scelta che provare, dico solo provare, ad utilizzarle al meglio come fa Bonci!? In una delle mie recenti spole tra aeroporti mi è capitato davanti agli occhi, nella libreria Rizzoli di Fiumicino, il libro pubblicato recentemente da lui sulla pizza, vi confesso che da una parte ne sono stata sorpresa e un pochino delusa anche se considerando che negli ultimi anni è diventato un ""fenomeno mediatico"" non mi sorprende che anche lui lo abbiano fatto (de)buttare nell'editoria. Questo per dire che io, come credo tanti romani, avremmo preferito vederlo e continuare a vederlo solo lì nel suo piccolo regno, sempre così simpatico e disponibile, con i piedi per terra, bravissimo nella sua arte, ma con meno frastuono intorno a lui. Tornando a noi, memore delle immagini delle prime pagine del libro che ho sfogliato dove vengono spiegate le fasi di lavorazione dell'impasto, me le sono andate a ricercare in rete e ho iniziato...questo che vi allego il risultato. Questo impasto è con metà farina 0, metà farro bianco. Non vi sto a descrivere questa mia di pizza che è stata sicuramente buonissima, vi dico invece brevemente le caratteristiche della pizza che ho mangiato lì da lui ottenuta con il suo metodo di lavorazione e con l'utilizzo di queste farine senz'altro ottime: la pizza non è elastica, non è mai gommossa, ha un impasto strutturato ma che allo stesso tempo si scioglie in bocca, una leggerezza indescrivibile, condimenti e accostamenti straordinari, una scelta delle materie prime accuratissima. Tornando modestamente alla mia, che vi allego in foto, credo che da ora in poi la metterò nella mia top list di ricette di pizza... solo na'nticchia sotto a quelle di Adriano! Ciao a tutti, Manuela