TeresaGennarino ha scritto:Dony ha scritto:Sono simili a quelli che fa mia suocera !
Cosa, dony? dettaglia.
mi riferisco a quelli del tuo secondo link.
E' una ricetta che faceva la mamma di mia suocera perciò veniva fatto tutto ad occhio, pugni di questo e quell'altro ingrediente, mi ci è voluto un bel pò prima di poter trasformare tutto in etti, alla fine ne è uscita un qualcosa che si potrebbe definire ricetta.
Io la metto ma avviso che l'ho provata una volta sola, se ci sono dei temerari disposti a cimentarsi
3 hg di farina bianca
3 hg di pane grattugiato
1,5 L. di acqua
50 gr di burro
1 hg di formaggio grana grattugiato
sale
noce moscata
far bollire l'acqua con il sale qb, quando bolle gettarvi il pane grattugiato mescolato alla farina e una grattugiatina di noce moscata (di più se vi piace)
Mescolare bene con una frustina per eliminare i grumi e poi proseguire la cottura per 30 minuti.
Aggiungere il burro e il formaggio, amalgamare e versare sulla spianatoia ben infarinata.
Lasciarla intiepidire leggermente, aggiungere ancora un po' di farina bianca e lavorarla un poco con le mani, l'impasto non dovrebbe essere appiccicoso ( qui non sono riuscita a calcolare la quantità di farina impiegata)
Formare dei cordoncini grossi come un dito e tagliarli a tocchetti.
La spianatoia va sempre tenuta ben infarinata durante la lavorazione.
Cuocerli in acqua bollente salata e scolarli non appena vengono a galla.
Un tempo venivano conditi con una battuta di lardo a cui si aggiungeva un tocco di burro, passata di pomodoro e sale e si cuoceva il tutto per 15 minuti circa, gustosissima ma un tantinetto pesante, così siamo passati a un più delicato condimento di olio, passata di pomodoro, sale e basilico.
A volte mia suocera aggiungeva un uovo alla polentina a fine cottura, non mi è stato dato capire il perchè dal momento che a volte lo usava e a volte no. Forse cambiava un pochino la consistenza. Sono comunque molto delicati (se non si usa il lardo ) secondo me la doppia cottura li rende più digeribili.