
Inviato: 
23/03/2004, 12:39da Lucia
				Io per l'aceto di vino mi sono fatta regalare un pezzo di madre da un amico. Però l'estate scorsa avevo un eccesso di produzione di mele, così ho provato a fare l'aceto in questo modo: ho messo il succo filtrato in una damigianella a bocca larga (5 litri), ho aggiunto una manciata di mollica di pane a pezzetti e dei trucioli di legno di betulla (va bene anche un altro legno purché non resinoso). Poi ho coperto con un telo legato con spago e ho messo il recipiente in un angolo buio e riparato della cantina. Dopo una settimana si era formata in superficie una schiuma che odorava di mosto, dopo circa un mese ho cominciato a sentire odore di aceto e alla superficie c'era uno strato gelatinoso: la madre, appunto, che si è formata da sè. Quando ho travasato l'aceto in dicembre la madre era spessa tre dita e si sfogliava a strati. Non so se questo sistema funziona anche con il vino, potresti provare, al massimo sacrifichi un paio di bottiglie. Il vino deve essere non pastorizzato, meglio ancora se riesci a procurarti dell'aceto buono da aggiungere come starter (naturalmente anche questo non pastorizzato). Con un'incursione nel piacentino non dovrebbe essere difficile...
Fammi sapere, l'argomento interessa molto anche me. Ciao e buona fortuna.
Lucia
			 
			
				
				
Inviato: 
29/03/2004, 10:01da SFIZIO
				Mi sono un pò informato per quanto riguarda la madre dell' aceto e si parla che deve galleggiare, infatti pensandoci sù è logico che galleggi perchè deve essere a contatto con ossigeno presente nell' aria per poter trasformare il vino in aceto ( è così che lavorano gli acetobatteri ), se sta sul fondo come fà ?
Io penso che se non si continua a farla lavorare aggiungendo nuovo vino lei si rilassa e va giù, di fatti la maturazione dell' aceto non va fatta nello stesso contenitore di dove lo si losi  produce.