da tavernadei7peccati » 29/01/2011, 22:10
Recentemente le ho fatte con questa ricetta, presa dal blog "Golosandia, l'angolo di Chicca" e mi sono venute perfette, morbide, lievitate, con quella consistenza tipica, a metà tra biscotto e lievitato soffice.
Al morso sono fondenti, insomma sono loro, quelle tipiche palermitane,anche al giudizio(severissimo) dei miei assaggiatori.
Anche a me, con la ricetta dell'Allotta, che alla prima risposta non avevo provata, mi erano venute poco soffici, più frolle che taralli.
Questa è giusta.
mezzo chilo di farina 00;
100 gr di zucchero(potete mettere 150 se amate il dolce più dolce);
100 gr di strutto;
1 uovo;
una busta da 20 gr di ammoniaca per dolci;
latte q.b.
semini di anice, un cucchiaio;
scorza di limone grattugiata.
impastare lo strutto con lo zucchero fino a ottenere una cremina. Aggiungere l'uovo leggermente sbattuto. Quando l'uovo è stato ben assorbito, aggiungere la scorza di limone e i semini di anice e poi aggiungere la farina setacciata, a cucchiaiate e aspettando che ogni cucchiaiata sia amalgamata prima di aggiungere la successiva e aiutando l'impasto ad amalgamarsi con l'aggiunta di latte a poco a poco. Per il latte, tener conto che alla fine si aggiunge l'ammoniaca sciolta in latte tiepido, quindi non metterne troppo durante l'impasto! Che deve venire come quello per le brioches: liscio e che si stacca facilmente dai bordi della ciotola. Questo lo dovrete però notare dopo aver aggiunto l'ammoniaca sciolta in due dita di latte appena tiepido, in un bicchiere.
Ottenuto questo impasto, coprire la ciotola con pellicola da cucina e mettere in frigo a riposare almeno un paio d'ore. Quindi ricavare dalla pasta delle strisce alte 1/2 cm, lunghe 10/12 cm e larghe 2 cm, prenderle dalle estremità e torcerle a torciglione e chiuderle a ciambella.
Infornare a 180 gradi per 15/ 20 minuti, senza far prendere troppo colore.
Aprire il forno senza avvicinarsi troppo, all'inizio è un tripudio mortale di ammoniaca, che però sparirà del tutto, man mano che si raffreddano.
Quando sono fredde, glassarle con una glassa di zucchero a velo, mescolato con pochissimo succo di limone(o semplice acqua), per 500 g di zucchero a velo basta pochissimo liquido, comunque aggiungerlo a poco a poco, sempre girando il cucchiaio, deve venire una glassa fluida come una pastella da fritti.
Ho provato con la glassa cotta, ma indurisce troppo.
Se viene difficile formare le ciambelle, si possono fare a torciglione o a pallina e la glassa si può fare bianca e nera, aggiungendo ad una parte un po' di cacao.
In questo caso si chiamano "Tetù".
...... anita...............................
te ne stai seduta sulla punta ricurva della luna, in quieta meditazione... hai tutto il tempo...