taralli siciliani

Inviato:
06/02/2007, 0:45
da sergiopa
Mi piacerebbe fare i taralli siciliani che sono dei biscotti sofficissimi a forma di ciambella aromatizzati con i semi di anice o finocchetto e ricoperti di glassa.Non trovo la ricetta,mi potete aiutare?Grazie


Inviato:
08/02/2007, 0:33
da sergiopa
Ok grazie...ti farò sapere.Mi sembra molto buona.
Re: taralli siciliani

Inviato:
22/01/2011, 11:57
da TeresaDeMasi
Belli. Sono della famiglia dei taralli napoletani col naspro. Vera cucina borbonica, quindi.

Re: taralli siciliani

Inviato:
29/01/2011, 22:10
da tavernadei7peccati
Recentemente le ho fatte con questa ricetta, presa dal blog "Golosandia, l'angolo di Chicca" e mi sono venute perfette, morbide, lievitate, con quella consistenza tipica, a metà tra biscotto e lievitato soffice.
Al morso sono fondenti, insomma sono loro, quelle tipiche palermitane,anche al giudizio(severissimo) dei miei assaggiatori.
Anche a me, con la ricetta dell'Allotta, che alla prima risposta non avevo provata, mi erano venute poco soffici, più frolle che taralli.
Questa è giusta.
mezzo chilo di farina 00;
100 gr di zucchero(potete mettere 150 se amate il dolce più dolce);
100 gr di strutto;
1 uovo;
una busta da 20 gr di ammoniaca per dolci;
latte q.b.
semini di anice, un cucchiaio;
scorza di limone grattugiata.
impastare lo strutto con lo zucchero fino a ottenere una cremina. Aggiungere l'uovo leggermente sbattuto. Quando l'uovo è stato ben assorbito, aggiungere la scorza di limone e i semini di anice e poi aggiungere la farina setacciata, a cucchiaiate e aspettando che ogni cucchiaiata sia amalgamata prima di aggiungere la successiva e aiutando l'impasto ad amalgamarsi con l'aggiunta di latte a poco a poco. Per il latte, tener conto che alla fine si aggiunge l'ammoniaca sciolta in latte tiepido, quindi non metterne troppo durante l'impasto! Che deve venire come quello per le brioches: liscio e che si stacca facilmente dai bordi della ciotola. Questo lo dovrete però notare dopo aver aggiunto l'ammoniaca sciolta in due dita di latte appena tiepido, in un bicchiere.
Ottenuto questo impasto, coprire la ciotola con pellicola da cucina e mettere in frigo a riposare almeno un paio d'ore. Quindi ricavare dalla pasta delle strisce alte 1/2 cm, lunghe 10/12 cm e larghe 2 cm, prenderle dalle estremità e torcerle a torciglione e chiuderle a ciambella.
Infornare a 180 gradi per 15/ 20 minuti, senza far prendere troppo colore.
Aprire il forno senza avvicinarsi troppo, all'inizio è un tripudio mortale di ammoniaca, che però sparirà del tutto, man mano che si raffreddano.
Quando sono fredde, glassarle con una glassa di zucchero a velo, mescolato con pochissimo succo di limone(o semplice acqua), per 500 g di zucchero a velo basta pochissimo liquido, comunque aggiungerlo a poco a poco, sempre girando il cucchiaio, deve venire una glassa fluida come una pastella da fritti.
Ho provato con la glassa cotta, ma indurisce troppo.
Se viene difficile formare le ciambelle, si possono fare a torciglione o a pallina e la glassa si può fare bianca e nera, aggiungendo ad una parte un po' di cacao.
In questo caso si chiamano "Tetù".
Re: taralli siciliani

Inviato:
30/01/2011, 12:45
da tavernadei7peccati
L'aumento dell'ammoniaca me lo hanno consigliato diversi pasticcieri a cui ho chiesto consiglio.
Dimenticavo di dire che un po' di latte nella glassa ci sta bene, la rende più fondente e la fa indurire meno.
I pezzetti da attorcigliare o appallottolare falli cicciotti, che si mantengono più soffici.
Re: taralli siciliani

Inviato:
30/01/2011, 18:19
da sergiopa
Allora che dire ...finalmente le taralle mi garbano assai.
Grazie Anita per la ricetta

e per i consigli per la glassa che ho aromatizzato con qualche goccia di limone e scorza grattuggiata....uno spettacolo. L'ho fatta a freddo.
La taralla è venuta a metà tra biscotto (frolla eccezionale e leggera) e sofficità . L'unico neo è la forma. Prima di metterli in forno sembravano belli poi quando cominciarono a cuocersi si sono gonfiati molto in larghezza e con la superficie un pò irregolare. Avrei voluto un gonfiore anche in altezza per dare ulteriore consistenza e sofficità alla pasta...devo migliorare la formatura

.
Ma il sapore è QUELLO

Ho azzeccato anche il quantitativo di semi di anice (ma ad occhio

.
A presto
Re: taralli siciliani

Inviato:
30/01/2011, 20:06
da tavernadei7peccati
ah, che bello!
per la formatura bisogna ricordare che non devono essere salsicciotti, ma strisce da 1/2 cm.
L'importante però è azzeccare consistenza e sapore e non lasciarsi scoraggiare dalla puzza di ammoniaca che c'è all'inizio.
Sono davvero contenta, l'ho cercata tanto questa ricetta, ma mi riuscivano solo delle frolle croccanti, quindi mi fa piacere averla condivisa con te, Sergio.
Re: taralli siciliani

Inviato:
01/02/2011, 16:08
da TeresaDeMasi
Dalla discussione deduco quindi che i vostri taralli sono cosa molto diversa dai taralli campani e calabri, che conosco bene. Tutti e due, croccanti.
