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Maruzzè, anche io amo i cibi semplici e poco elaborati!
Cucinare, poi può essere una forma di introspezione, io preferisco cucinare quando sono da sola, e a seconda dell'umore scelgo la ricetta!
Mi è capitato anche di buttare via un intero impasto per pizza dal nervoso, perchè in casa c'era troppa confusione e mi stavano facendo girare le scatole!

Io cucino per bisogno, inteso non come necessità di alimentarsi ma come esigenza psicologica. L'anno scorso avevo iniziato una dieta: ho retto un mese e poi sono tornata in cucina. Di notte sognavo piatti rielaborati in mille modi, tavolate di amici che aspettavano con ansia le portate successive... proprio non potevo andare avanti così. Per me il piacere di cucinare sovrasta quello del mangiare, spignattare è la mia vita, è il piacere dei sensi e la creatività che ammorbidisce i lati spigolosi della vivere quotidiano.