Sciacquarli in acqua fresca cercando di manipolarli il meno possibile e tenerli in frigo fino al momento dell'uso.
Fare una pastella non troppo liquida con tuorlo d'uovo, farina,latte e una spolverata di noce moscata.
A questo punto si puo' scegliere se tenere intiero il grappolino fiorito oppure sgranarlo per eliminare la spiga fibrosa che porta i fiorellini.
Nel primo caso si intinge il grappolino nella pastella e si frigge tutto quanto, ma per mangiarlo bisognera' usare le mani,perche' lo si mettera' tutto in bocca come fosse un grappolo di ribes e poi si eliminera' la spiga tirandola delicatamente.
Siccome tutto questo ,anche se coreografico e' un po' indaginoso, preferisco il secondo metodo.
Cosi' metto i miei fiori gia' separati nella pastella e friggo a cucchiaiate,componendo delle frittelle del diametro di circa 10 cm.
Poi aggiusto di sale e mando subito in tavola
Si cucinano cosi' anche primule e violette,che però adesso non ci sono piu',nonche' foglie di salvia e fiori di zucca.
Trovo che vadano molto bene per accompagnare l'aperitivo o come antipasto. L'unico problema :evil: e' che mentre io friggo gli altri mangiano...e quando tocca a e non ce n'e' piu'!!


Un abbraccio