A casa mia qualcuno segue una dieta non rigidissima ma piuttosto rigorosa, e spesso devono mangiare farro e verdure… senza troppi grassi, né patate ecc… Questa è una minestra che qui piace un po’ a tutti e, cosa non da poco, risponde ai canoni di questa benedetta dieta.

Per 4 porzioni abbondanti:
150 g di farro perlato
150 g di fagiolini con l’occhio
1 carota
1 cipolla (io ho usato la vernina, molto saporita)
½ costola di sedano
3 pomodori maturi passati al passaverdura
2-3 zucchine
qualche foglia di cavolo (separando le costole dalle foglie)
circa 1 litro di brodo (*)
Ho tagliato a dadini non troppo piccoli (mi piace vederli nella minestra) carota cipolla e sedano e li ho fatti cuocere a fuoco dolce in due cucchiai d’olio con un rametto di rosmarino. Ho aggiunto le costole del cavolo tagliate a pezzettini e poi il farro. Quando il tutto ha ripreso calore ho aggiunto il brodo caldo e poi i pomodori passati. Ho lasciato cuocere per circa un’ora aggiungendo le altre verdure man mano che la cottura procedeva, prima i fagioli con l’occhio puliti e tagliati a pezzetti, poi le foglie del cavolo e quasi alla fine le zucchine tagliate a dadini. Conviene tenere a portata di mano un po’ di brodo per aggiustare la consistenza della minestra, nel caso in cui si volesse più brodosa. Con le dosi date, specie se la si fa riposare 15-20 minuti prima di servirla, viene molto densa e spessa (quasi come un risotto un po’ liquido).
Si serve nei piatti con un filo d’olio crudo.
- Io ho usato qualche foglia di cavolo lasagnino (simile alla verza, con cui si può sostituire, ne avevamo parlato grazie ad Antonella/ragnetto) e qualche foglia verde del cavolfiore. Le verdure possono essere cambiate ovviamente, io sono orto-dipendente quindi seguo un po’ quello che c’è.
- Per farla diventare un piatto unico si possono aggiungere dei legumi interi; io non li ho messi di proposito perché quelli a dieta, qua, oggi hanno preferito mangiare le lenticchie a parte. Visto che le zuppe di farro vengono sempre un bel po’ spesse, non occorre passare una parte dei legumi secondo me, ci pensa il farro da solo a lasciare un brodo consistente.
(*) Si può aggiungere acqua, brodo di verdure o di carne. Io di solito non uso mai acqua “liscia”, lascio da parte l’acqua di cottura dei legumi (o altre verdure) quando li cuocio e uso quasi sempre quella per fare zuppe e minestre.
Ciao
