gennarino.org

(è una ricetta da vergognarsi, con quello che passa da queste parti...)

mi sono ispirata ai cookies all'uvetta letti su joy of baking, ma ho modificato la ricetta secondo ispirazione:

260 gr di farina 00
2 cucchiaini di lievito per dolci
1/4 cucchiaino di sale
210 gr zucchero di canna
170 gr burro morbido
1 uovo grande
60 ml latte
i semini di mezza bacca di vaniglia
125 gr uvetta sultanina
2 cucchiai di cacao amaro
4-5 cucchiai whisky (ma anche il rum dovrebbe starci bene)

lavare l'uvetta e poi ammollarla per 20 minuti nel latte mescolato con il whisky e scaldato.
mescolare e setacciare gli ingredienti secchi (farina, lievito, sale e cacao) e mettere da parte.
lavorare il burro morbido con lo zucchero, fino a ottenere una crema. aggiungere l'uovo e i semini di vaniglia. amalgamare bene, poi versare le uvette con tutto il liquido dell'ammollo, setacciare sopra la farina mescolata al cacao e al lievito, incorporare e mettere in frigo almeno mezz'ora.
scaldare il forno a 180 gradi; foderare delle teglie con carta da forno, con l'aiuto di due cucchiai formare delle palline di impasto della grandezza di una noce, deporle sulla teglia e appiattirle leggermente con il dorso del cucchiaio.
infornare per 8-10 minuti: il biscotto, una vola estratto, sarà morbido, ma indurirà raffreddandosi.

(la foto non l'ho ancora fatta, ma provvederò. vi avverto che l'aspetto non è dei più lusinghieri, sono delle piccole masse informi e marroni, piene di bugni..ma profumatissime )

questi li faccio, senza cacao ma li faccio: uvetta e liquore è una cosa che adoro...

se vi piacciono uvetta e liquore, amereste la drupa che fa mia mamma: uva passa, di quella grossa e ambrata, messa in vasetti sotto slivovitz. un paio di mesi di riposo e l'uva si gonfia di liquore, mentre la slivovitz che resta nel vasetto diventa dolcissima e sciropposa.
mamma la preparava anche in vasetti piccoli e la regalava per natale.

quando ero piccola piccola, i miei invitavano i loro amici e offrivano bicchierini di liquori dolci e questa drupa (che non so da dove derivi il nome, si è sempre chiamata così in casa): quando tutti andavano via, io andavo di nascosto in cucina e, mentre nessuno mi vedeva, mi scolavo il fondino di tutti i bicchierini sporchi appoggiati sul lavandino, e se ero fortunata, c'era pure qualche uvetta superstite. alla faccia degli anticorpi.
altro che madeleine e tè di tiglio!

eileen, anch'io da piccola mi scolavo i bicchierini lasciati dagli ospiti

l'uvetta la faccio, ma sotto grappa o sotto alcool, insomma roba forte, mi sono traviata da piccola...

Antonia, qualche volta con mia figlia, reduce dagli USA, abbiamo fatto i cookies, ma quelli tradizionali, con burro di arachidi, cioccolato, avena e li ho trovati orrrendi
questi mi ispirano molto...

anita, bella coppia di sbevazzone!

penso che mia mamma abbia sempre usato la slivovitz perchè così ha imparato a mangiare e fare l'uvetta a monfalcone, dove sono nata e dove i miei hanno abitato per qualche anno. lì viene usata anche nella e sulla gubana. in effetti, anche qui in veneto di solito si usa la grappa.

domenica, oltre a questi biscotti, ne ho fatto un altro tipo, sempre con una ricetta dello stesso sito, eccezionalmente rispettata alla lettera. ma erano pieni di burro, unti bisunti straunti e puzzavano di uovo fritto. li ho mantenuti sotto silenzio, perchè non mi ha soddisfatto la ricetta..
di solito col cioccolato faccio un cookie che è una goduria, di pierre hermè, trovato nel sito del cavoletto di bruxelles.


stavolta volevo cambiare e mi sono venute fuori delle frittate al cioccolato...

la puzza di uovo a cos'è dovuta, secondo voi? forno troppo caldo? ho lavorato troppo poco le uova?

Scusate, già che divaghiamo sul tema cookies...
Io non li ho mai fatti perché li trovo troppo grassi, ma me li hanno chiesti e allora, prima di fare i tuoi Elena che mi ispirano assai! (e poi almeno mi posso concere un po' di whisky! ), volevo fare i classiconi con le gocce di cioccolato...
Però senza cacao nell'impasto. A parte quelli che aveva linkato Kostner dal sito joyofbaking, voi conoscete una buona ricetta?

Oh, grazie per i tanti link!
Che dici, grassi come sono, posso farli con 2 gg di anticipo, no? O si ammosciano?
Scatola di latta va bene?

Cmq è vero che queste ricette americane sono sempre da prendere con le pinze, le loro papille mica sono come le nostre!

marta, non ti preocucpare, secondo me con la scatola di latta si conservano benone, però tendono comunque a diventare più morbidi.
perciò calerei in ogni caso con il lievito, o forse lo sostituirei con il bicarbonato e basta.

eh sì, grassi son grassi...ma guardando la faccia di chi li mangia, mi pare che diano tanta soddisfazione
d'altra parte, mai visto uno beato mentre addenta una gamba di sedano...

FATTI!
Alla fine ho fatto proprio i tuoi con uvette e whisky, per mancanza di bicarbonato...
Ricetta pari pari, farina autolievitante senza aggiungere lievito, cottura 12 minuti in forno statico.
Il gusto è buonissimo!!!
Ma per ora li trovo davvero troppo morbidi. Sarà per via della mia farina autolievitante?
Quindi ora, che dite, anziché metterli in una scatola, per farli indurire un po' potrei lasciarli all'aria? (dentro la credenza ovviamente, che se no il gatto se li pappa!)

marta, scusa, ieri non mi sono collegata...e comunque sai che non so darti una risposta? perchè secondo me all'aria, prima di diventare duri, si infiappiscono...magari prova a lasciarne fuori un paio, non a tiro di micio, così vedi come reagiscono.
forse la farina auolievitante ha un quantitativo di lievito eccessivo per questi biscotti, se li vuoi croccantini.

Grazie Elena... infatti si sono infiappiti! (ma vero anche che, col tempo che ha fatto qui, si sarebbe infiappito pure un cantuccino...)
Per dare un'idea, erano così molli che si incollavano tra di loro...
Mi verrebbe quasi voglia di rifarli senza lievito alcuno! Esagero???

(cmq ribadisco, buonissimi di gusto!)