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il Bargnolino è un liquore tipico delle provincie di Piacenza e Parma, ottenuto dall'infusione delle bacche dal tipico colore blu della pianta Prunus Spinosa, volgarmente detto prugnolo o pruno spino (in piacentino bargnò). Ho letto altri post su questo liquore ma qui vi presento una ricetta particolare e relativamente elaborata tipica delle mie parti (monte penice - bobbio (PC)) per questa bevanda digestiva che si ottiene con sacrifici (profonde ferite alle braccia per via delle spine ) e tanto amore nella preparazione: si lavano le bacche, che da me per via del fatto che siamo in alto si raccolgono da metà ottobre in avanti, altrimenti anche da metà settembre; si asciugano e si mettono in grossi vasi di vetro o damigiane. si aggiunge zucchero corrispondente a metà del peso delle bacche e si ricopre il tutto con alcool a 95°. Si lascia in infusione per 50-60 giorni, avendo cura di agitare per bene i contenitori ogni 2 giorni. in seguito si tolgono le bacche, si aggiunge vino nero, meglio se gutturnio fermo (da un terzo alla metà della quantità di alcool, per capirci se ho 6 litri di alcool aggiungerò 2 l./3l. di vino ) e una stecca di cannella ogni 5-6 litri di infuso. Si lascia ancora in infusione per una quindicina di giorni e si filtra poi il tutto con un panno di lino. Infine, dato che l'infusione delle bacche e l'aggiunta di vino avranno abbassato parecchio il tenore alcolico, si può adeguare a piacere la gradazione con grappa bianca (io ne aggiungo circa un sesto della quantità di liquore, ottenendo una gradazione attorno ai 40°). Buon bargnolino a tutti.

non l'ho mai assaggiato, ma dalla descrizione dev'essere squisito e bello tosto(intendo alcolico e poco dolce), vero?
qui purtroppo i prugnoli non si trovano, mi chiedevo se si potessero sostituire col mirto(mortella)...o cambia tutto?
comunque, perchè non ti presenti di là, in "discorsi"?

...beh come descrivere il gusto... non riesco proprio a trovare paragoni efficaci. In realtà è discretamente dolce e sciropposo, perchè comunque la quantità di zucchero è elevata, e l'alcool non è secco come la grappa che viene aggiunta in piccole quantità. Per quanto riguarda il mirto, per quel che ne so (ho parenti sardi) la macerazione in alcool è molto lunga, si parla anche di sei mesi, e non viene aggiunto altro che zucchero, in quantità penso inferiori al bargnolino, e acqua. Però penso che si potrebbe provare, non dovrebbe essere malvagio. Chi non risica non rosica, quindi fai una prova!

esatto, è proprio lui. a vedere le foto mi viene voglia di raccoglierlo eheheh...
per le presentazioni ho provveduto!

beh il diametro delle bacche va da 8 a 15 mm circa. I cespugli, almeno dalle mie parti, superano difficilmente i due metri d'altezza e si trovano solitamente ai bordi delle strade bianche tra i campi o in campi incolti e assaliti di rovi... non ho idea se quella che trovi li in Scozia sia la stessa pianta, Dovresti provare a chiedere come le usano gli abitanti locali, ma probabilmente ti diranno che di quelle bacche non te ne puoi fare nulla, d'altronde anche qui in Italia nonostante siano parecchio diffuse sull'appennino, vengono usate solo in due provincie!! tra l'altro l'unico modo di sfruttarle è proprio quello di farci il liquore, dato che assaggiandole si nota subito quanto "leghino" la bocca, un po' come i cachi molto acerbi... penso che non ci si possa fare nient'altro!!! Spero che tu riesca a produrre questo nettare, perchè da me è considerato veramente una prelibatezza e non manca mai alle cene importanti. Poi i gusti sono gusti potrebbe anche farti schifo . Comunque esistono diverse alternative a questa ricetta, molti lo preparano semplicemente macerando le bacche in alcool e aggiungendo acqua, oppure vino bianco secco.... ti consiglio di cercare in internet, qualcosa lo trovi.

ma grazie Geppo per tutte queste informazioni - pero' allora di andare in caccia se ne parlera' tra qualche mese!

si certo, di sicuro prima di fine settembre non saranno pronte, poi dipende dalle condizioni locali ma visto che la Scozia non ha un clima diciamo...tropicale, penso che a metà ottobre sia il momento giusto. Bisognerà seguire la maturazione, controllando ogni tanto se iniziano a rammollirsi un poco e se tendono a staccarsi dai rami, come tutti i frutti d'altronde... Poi chiaramente non è che raccogli solo le bacche mature, quando la maggior parte è al punto giusto si passa all'attacco...