Per Lau, focaccia di Chieri

Premetto che, nei quasi 7 anni di vita a Chieri, ho sentito pareri molto discordanti sulle focacce, dai Chieresi stessi... ce n'è una, probabilmente del pasticcere a cui fa riferimento lau, che pare universalmente riconosciuta come la migliore... in realtà c'è chi ne preferisce altre, confermando che spesso, non essendoci comunque una sola ricetta riconoscibile in assoluto come unica e originale, alla fine quel che conta è il gusto personale, o la fama di quello o quell'altro pasticcere più in voga nel momento o che fa più "spatuss"... più chic, insomma...
io ne ho mangiata un'altra, non particolarmente famosa, ma che farciscono, su richiesta, con una similnutella....
da farsi del male...!!
Tanto che questa ricetta di Luigi Berruti del BarGiglio che manco esiste più, ora, ha tenuto testa a quella dello chiccosissimo Savio a una merenda di catechismo, dove quando si sparse la voce che era stata fatta in casa si alzò un coro di "ma vaaa, figurati". Quando seppero che ero "chierese" da pochi mesi, poi, non vi dico..
Bando alle ciance, ecco la ricetta:
1 kg di farina 00 debole per dolci, a basso tasso di glutine
150 g di latte
300 g di burro
15 g di lievito di birra
10 g di sale
acqua q.b. per ottenere impasto morbido ma non liquido

Esecuzione semplicissima: si impasta il tutto. Si lascia lievitare per un’ora a 25-30 °C, poi si taglia e si stende sulle teglie: quindi si lascia lievitare per altri 40 minuti, si spolvera di abbondante zucchero semolato e si inforna a oltre 280 °C. Io, siccome i mio forno oltre i 250° C non va, l'ho messo al massimo e alla fine ho usato un “colpo di grill” per caramellare ulteriormente lo zucchero.
Occhio se usate la carta forno, rifilatela molto bene intorno ai bordi, perché col colpo di grill la prima volta ho fatto un effetto flambé niente male..


Tanto che questa ricetta di Luigi Berruti del BarGiglio che manco esiste più, ora, ha tenuto testa a quella dello chiccosissimo Savio a una merenda di catechismo, dove quando si sparse la voce che era stata fatta in casa si alzò un coro di "ma vaaa, figurati". Quando seppero che ero "chierese" da pochi mesi, poi, non vi dico..

Bando alle ciance, ecco la ricetta:
1 kg di farina 00 debole per dolci, a basso tasso di glutine
150 g di latte
300 g di burro
15 g di lievito di birra
10 g di sale
acqua q.b. per ottenere impasto morbido ma non liquido

Esecuzione semplicissima: si impasta il tutto. Si lascia lievitare per un’ora a 25-30 °C, poi si taglia e si stende sulle teglie: quindi si lascia lievitare per altri 40 minuti, si spolvera di abbondante zucchero semolato e si inforna a oltre 280 °C. Io, siccome i mio forno oltre i 250° C non va, l'ho messo al massimo e alla fine ho usato un “colpo di grill” per caramellare ulteriormente lo zucchero.
Occhio se usate la carta forno, rifilatela molto bene intorno ai bordi, perché col colpo di grill la prima volta ho fatto un effetto flambé niente male..
