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Salve a tutti,
sono una new entry del forum e vorrei presentarmi postando una ricetta tipica della mia Sardegna, il dolce che mia nonna preparava a me e alle mie cugine quando eravamo bambine. E' una versione sarda del cremè caramel, anche se i sapori sono un po' più intensi e corposi.
500 mL di latte (preferibilmente intero)
5 cucchiai colmi di zucchero
8 tuorli
una tazzina di caffè molto stretto
scorza di limone
caramello per guarnire

Mettere a bollire il latte con le scorze di limone (la scorza deve essere priva della parte bianca che renderebbe molto amaro il tutto). Nel frattempo in una terrina sbattere i tuorli con lo zucchero, quindi versarci il latte filtrato e il caffè. Riempire gli stampini precedentemente foderati con il caramello e riporli in una teglia a sponde alte piena d'acqua. Cuocere in forno a 150°C per circa due ore.
Lasciar raffreddare e poi far riposare in frigo per ancora qualche ora.

Io ho avuto fretta di toglierli dal forno e si sono un pochetto destrutturati.
Credo che ogni sardo almeno una volta nella sua vita abbia assaggiato il flan di latte, lo rifarò ancora e ancora.

Spero che qualcuno trovi questa ricettina interessante e la replichi!

Martina

Bellissimo, mi ispira moltissimo e la provero' presto. Solo una domanda: ma se è sarda, perché si chiama flan? non ha un nome più tradizionale?
Benvenuta. .))

Mi hai incuriosito ed ho fatto una ricerchina sul termine, da wiki:

Etimologia del nome flan e sue accezioni [modifica]

L'attuale parola Flan viene dal francese antico flaon a sua volta derivato dal latino flado che significa crema. Secondo Alan Davidson, Oxford Food Companion, la medesima radice latina del nome fu usata dell'inglese medioevale dando origine ai termini flaton e flawn. A seconda dei paesi con il termine flan si intendo preparazione leggermente diverse. In inglese indica una crostata, probabilmente perché nel Medioevo i flan venivano spesso presentati come patinae, cioè su una base di pasta cotta, chiusa o aperta che fosse, esattamente come le nostre moderne crostate.In spagnolo e portoghese indica preparazioni come la créme caramel. In italiano indica preparazioni salate cotte in stampo abagnomaria, a base di besciamella e con una presenza di uova abbastanza ridotta. Di derivazione francese, sono molto diffusi nei territori che subirono l'influenza della Francia, come il Piemonte. Qui è tipico, ad esempio, il flan di cardi o di topinanbur con Bagna càuda e di asparagi eventualmente con fonduta.In generale, quindi, per flan si può anche intendere uno sformato, generalmente di verdure, piuttosto che un vero e proprio dolce.

La famiglia delle creme in tazza [modifica]

Grazie Zuppa.
Ma la cosa strana è che trovo il termine flan anche tra i ricettari di pasticceria sarda... è questo che non capisco.
Come questo, per esempio (bellissimo, da scaricare)
http://www.manuscritto.it/ebook/Dolci_di_Sardegna.pdf

Putroppo sul nome non credo di riuscire a darvi spiegazioni molto precise, posso solo supporre che sia il frutto di una qualche influenza (siamo stati colonizzati da parecchi popoli!). Credo però, che in accordo perfetto con quanto diceva Zuppa, ci sia stato regalato (come termine) dai piemontesi! Se lo provate fatemi sapere!!!
Grazie per avermi risposto!