
Li ho preparati tre volte nelle ultime due settimane, li trovo ottimi. La ricetta di Marco prevede l'uso di acqua nell'impasto. La prima volta che li ho fatti, l'ho omessa perche' l'impasto mi era sembrato troppo morbido, ma non avevo considerato che si sarebbe rassodato con il riposo in frigo. La seconda volta ho aggiunto l'acqua come da ricetta, erano buoni ugualmente, ma preferisco quelli precedenti, senza acqua, erano friabilissimi,e sembrava si sciogliessero in bocca. L'ultima volta, ho provato anche la variante araba che mi ha suggerito Marco, spruzzandoli, appena usciti dal forno, con acqua di fiori d'arancio e l'ho gradita molto. Il sapore ne guadagna dopo qualche giorno di riposo (dovrei dire due giorni, perche' piu' di tanto non durano a casa mia!:) )
Ingredienti
1 kg di farina
250 gr. di mandorle tostate e tritate
150 gr. di zucchero
1 cucchiaino di lievito per dolci
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650 gr. di burro
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2 tuorli
200 gr. di acqua
2 cucchiai di rhum
chiodi di garofano (facoltativi)
1. Mescolare la farina, le mandorle tritate, lo zucchero ed il lievito chimico nella ciotola dell’impastatrice.
2. Aggiungere il burro freddo tagliato a pezzetti e “sabbiare” utilizzando l’accessorio a foglia.
3. Aggiungere il tuorlo d’uovo, l’acqua ed il rum e lavorare brevemente per amalgamare.
4. Porre l’impasto in frigo per un ora circa
5. Trascorso il tempo, portare la temperatura del forno a 180º
6. Nel frattempo, formare i kourabiedes.
(Io ho scelto di formare delle palline di un paio di centimetri di diametro e di inserire al centro di ogni pallina un chiodo di garofano intero)
7. Infornare per 7-10 minuti, stando attenti a non far colorire i biscotti.
8. Rimuovere le teglie dal forno ed aspettare qualche minuto prima di trasferire i kourabiedes su una graticola.
9. Spolverarli con abbonhdante zucchero a velo quando sono ancora tiepidi.
10. Una volta raffreddati possono essere conservati in una scatola di latta ben chiusa