piatto povero dell'appennino modenese (ovest), nato per la necessita' di sfamare la famiglia (di solito molto numerosa), avendo a disposizione poca polenta per fare una polenta, e poco riso per fare un risotto...cosi' qualche resdora ha pensato di unire le due cose, per fare volume!

mi ricorda vagamente i "calzagatt", sempre tipici dell'appennino modenese ma piu' dalla parte di Bologna, fatti con polenta con aggiunta di fagioli pero'.
Un tempo veniva cotta nel "sole", una padella su tre piedi con perno centrale, in rame, del diametro di 50/60 cm.
Appeno torno in possesso della fotocamera vi metto una foto del "sol".
Ho cercato in rete, ma non ho trovato niente, le informazioni che ho, le ho avute da mio padre! mi piacerebbe che qualcuno ne sapesse di piu'...
La ricetta mia madre non l'ha mai scritta, ma la esegue "ad occhio", comunque questo e' quello che mi ha dettato:
Le quantita' di polenta e riso, cotti, devono essere circa uguali.
Preparare una polenta di densita' normale, ne' troppo densa ne' troppo lenta...
Cuocere il riso nel latte con aggiunta di sale (deve assorbire il latte e rimanere un po' al dente).
Una volta pronti si uniscono in uno stesso tegame e si mescola, con fuoco basso, per circa 5 minuti.
Quando si e' un poco raffreddato, il composto si mette a cucchiaiate su una teglia da forno, unta di lardo, e si stende ad uno spessore che puo' variare, a seconda dei gusti, da mezzo cm a 2,5 cm.
Si mette nel forno a gratinare, fino a formare una crosticina dorata.
Intanto si prepara un battuto di lardo, rosmarino e aglio.
Si spalma il battuto sulla polenta e si rimette in forno per 5 minuti.