Si tratta di sottilissime fettine di vitello che avvolgono un ripieno a base di pane raffermo. Molto comuni in Sicilia si tramandano in famiglia spesso senza una ricetta precisa. Ogni provincia, infatti, ha il suo ripieno. C’è chi usa i capperi, chi il salame, chi la mortadella, chi il prosciutto, chi il formaggio, chi l’uva passa e i pinoli. Io li preparo così:
Ingredienti
500 gr. di fettine di vitello
100 gr. di mollica di pane raffermo
2 pomodori maturi
40 gr. di caciocavallo grattugiato
100 gr. di caciocavallo fresco
1 cipolla bianca
1 cipolla rossa
20 gr. uva di Corinto
30 gr. pinoli
Prezzemolo tritato
Foglie di alloro appena raccolto
Olio evo
Sale
Pepe nero
Pangrattato
Spiedini di legno
Preparazione
Bisogna avere a disposizione della mollica di pane casereccio raffermo che sarà sminuzzata finemente al coltello (in mancanza di questa potrete utilizzare del comune pangrattato ma ne andrà della morbidezza finale di questa gustosissima pietanza o, come usa fare qualcuno, il pane a cassetta privato dei bordi). Le fettine di vitello devono essere molto sottili per questo sarà utile, se non avete molto tempo a disposizione per farlo da voi, invitare il macellaio a batterle con cura. Allargate il più possibile le fettine di vitello sul ripiano da lavoro e tagliatele pressappoco in rettangoli di cm. 5 x 7. Tritate finemente la cipolla bianca e fatela sudare lentamente in olio evo. Nel frattempo sbollentate, sbucciate i pomidoro privandoli dei semi e tagliateli in piccolissimi cubetti. Tagliate il caciocavallo fresco (in mancanza di esso sostituite con dell’Auricchio gustoso) in barrette lunghe un paio di centimetri. Quando la cipolla sarà ben morbida spegnete il fuoco e, nella stessa padella, unite il pane raffermo, la dadolata di pomodoro, il caciocavallo grattugiato, il prezzemolo tagliato finemente, l’uvetta di Corinto (precedentemente rinvenuta in acqua tiepida) e i pinoli. Mescolate bene il composto regolando di sale e pepe nero secondo il gusto. A questo punto tutto è pronto per iniziare a preparare gli involtini. Prendete un pezzetto di carne, riempitelo con un cucchiaino di ripieno ed una barretta di caciocavallo e arrotolatelo formando via via tanti involtini. Quindi tagliate la cipolla rossa in otto parti e ricavatene tanti spicchi. Prendete ora uno spiedino ed in filate in questo ordine: cipolla – foglia d’alloro – involtino – foglia d’alloro – involtino – cipolla e così fino al termine (vedi foto sotto)
Spennellate con olio evo le invitanti stecche ottenute, rotolatele nel pangrattato (quello secco) e, se ne avete l’opportunità, arrostite sulla brace; nel caso contrario utilizzate una padella di ferro appena unta oppure infornate a 225° per una decina di minuti.
(Prima che l’affilato stiletto di Gic mi trafigga irrimediabilmente dirò subito che purtroppo in casa non avevo cipolle rosse e quindi ho dovuto ripiegare sulle bianche e, colmo dei colmi, scarseggiavano anche le foglie d’alloro fresche per cui non ho rispettato la procedura alla lettera … il risultato comunque è stato apprezzabile)
Si gusteranno appieno con un buon Nero d’Avola …