Anch'io sono ovviamente attratta dalle pizze di Bonci, che non ho mai assaggiato, ma che tutti decantano e, se proprio tutti sono d'accordo nel trovarle eccezionali, probabilmente lo sono veramente.
Una cosa, però, mi lascia perplessa: alla "Prova del cuoco", mescola solo le varie farine con un cucchiaio (lui dice che così si incorda l'impasto, ma non mi sembra possibile...), poi lascia lievitare molte ore e con poche pieghe di forza forma la pizza: praticamente è il procedimento della "pizza senza impasto" che Paoletta ha messo nel suo blog. Certo, viene una pizza anche buona, da fare quando non si ha tempo o voglia di usare il ken, però mi sembra che la pizza ben incordata e con tutti i suoi passaggi canonici sia un'altra cosa, altrimenti, perchè faticare tanto?
Altro discorso riguarda le farine del Mulino Marino, danno senz'altro quel profumo inimitabile, aiutano la sofficità, però, anche in questo caso, da sole non bastano: un pane mal lavorato con le farine del Mulino Marino resta un pane scadente.
Detto questo, mi sembra che l'apetto geniale di Bonci sia l'abbinamento di ingredienti di eccellente qualità per creare nuovi e inesplorati sapori .
Quanto mi piacerebbe provare la pizza all'amatriciana!!
Qualcuno ha provato i suoi corsi a Roma?