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Gli strascinati al ragù
E’ la seconda volta che li faccio in vita mia, mai avrei pensato di riuscirci dopo la prima esperienza alquanto disastrosa, ma sarà stata la motivazione, ci tenevo a farli per voi sarà stato che sono caparbia, sarà stato che ho trascorso una settimana molto stressante ed impastare mi rilassa, sta di fatto che ce l’ho fatta
Ingredienti: (dosi per due persone)
330gr Farina di semola ( la misur a tradizionale è data dalle due mani giunte colme di farina (100/110gr a pugno), ma per me è poco, allora ho fatto 3 pugni per 2 persone e ve lo consiglio vivamente)
170 acqua tiepida
Preparazione:
Fare una fontana di farina sulla spianatoia e versare al centro l’acqua tiepida, impastare per 10 minuti o comunque fino ad ottenere un impasto omogeneo simile a questo.
Lasciar riposare per una mezz’oretta sotto una ciotola capovolta e poi formare dei “serpentelli” che taglierete a tocchetti di circa 3, 4 cm di lunghezza, o comunque la misura del vostro indice, medio e anulare messi insieme. Il diametro dovrà essere di circa un cm, ma queste sono solo misure indicative per aiutarvi la prima volta che li farete. Presa la mano andrete ad occhio come ho fatto io. Fare pressione sui tocchetti con le tre dita sopracitate premendo e contemporaneamente tirando verso di voi; “strascinando” appunto. Una volta cavati, se volete potete lasciarli chiusi, io ho preferito aprirli aiutandomi con la mano sinistra, mi piacciono di più. Fate attenzione, dovrete cavare bene, altrimenti lo strascinato in cottura diventerà un mattoncino così come avvenne a me la prima volta. Ho capito che per raggiungere la giusta misura, mentre si cavano dovranno formarsi delle pieghine, ecco due foto che spero possano aiutare.
Collage strascinati g .jpg (81.27 KiB) Osservato 1676 volte
Se, però, si esagera con la pressione, lo strascinato si romperà, per cui con i primi esercitatevi a modulare la vostra forza. Io così sono riuscita a regolarmi al meglio.
Una volta formati, poggiare gli strascinati su di un canovaccio infarinato.
Fare riposare una ventina di minuti e poi cuocere in abbondante acqua salata. Saranno cotti appena saliti in superficie. Le misure di questo tipo di pasta possono variare, io ho utilizzato solo 3 dita, perchè è più semplice e perchè è una giusta misura, ma si posso fare strascinati fino a 8 dita.
A parte ho preparato il ragù tipico di Potenza, cioè quello di salsiccia.
Per il ragù ho fatto soffriggere nell’ olio extravergine di oliva 3 capi di salsiccia fresca sgrassata in precedenza, un pezzo di salsiccia paesana stagionata, 250gr di carne di maiale in pezzi, e 200gr di carne di vitello in pezzi. Una volta dorati ho aggiunto un kg di passata di pomodori fatta a casa e una grossa cipolla. Ho lasciato “pippiare”, così come dice Piero a fuoco lento per circa 2,5/3 ore.
Questo è stato il premio che mi sono concessa dopo tanto lavoro:
Gli strascinati al ragù si sposano perfettamente con il pecorino e l'olio piccante fatto con le "ciraselle".
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Tina
mollicadipane.blogspot.com
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