Per ogni uovo un grosso cucchiaio di parmigiano e un grosso cucchiaio di semolino. Facoltativo: buccia di limone, noce moscata. Amlgamare con la frusta gli ingredienti. Fodrare una teglia con carta da forno bagnata e pois trizzata, versarvi il composto, cuocere in forno a 180 gradi fino a che la superficie non diventa dorata. Fare raffreddare su una gratella, tagliare a cubetti piccolini.
Si conserva molto bene in frigo per qualche giono, congelata per un paio di mesi. Si cupce buttandola nel brodo bollente ancora congelata.
Appena il brodo riprende il bollore si aspetta un minuto, poi si spegne e si lascia riposare qualche minuto prima di servirla.
Differenze con la ricetta fatta con la farina: questa fatta col semolino tiene molto meglio la cottura, quella fatta con la farina si disfa diventando una specie di pappa se appena appena la lasci nel brodo un attimo in più. Mia cognata la fa con la farina e taglia i cubetti decimente più grossi. A lei e a sua madre piace così.
Varianti: mia suocera ( borgopanigalese) quando ha fretta ( e anche se non ha fretta) la cuoce in una padella imburrata a mo' di frittata, incoperchiandola e poi rivoltandola fino a che non è bella compatta e dorata. Per giunta mette anche del burro fuso nell'impasto.... Viene decisamente più saporita, ma anche più "tosta".Statistiche: Inviato da capsicum — 11/01/2014, 21:46
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