 da TeresaDeMasi » 25/06/2010, 12:59
da TeresaDeMasi » 25/06/2010, 12:59 
			
			Per me, non è tanto un problema di callosità quanto di trattamento della pasta. Pasta scolata, raffreddata, asciugata e condita subito. Come raccontato in questo vecchio post da ihc, di antonio tombolini, che spiega secondo me perfettamente come fare.
Estate, vai con la pasta fredda, che preferisco personalmente 
all'insalata di riso. 
Eppero'... come si fa la pasta fredda? 
C'e' chi la cuoce normalmente, e quando va a mangiarla si ritrova un 
ammasso colloso indistricabile. 
C'e' chi la non-cuoce, lasciandola bollire pochissimo e scolandola 
praticamente cruda, per trovarsi poi di fronte ad un inesplicabilmente 
inestricabile ammasso colloso, come nel primo caso, con la sola 
differenza di dover demolire con gran fatica di mascelle la parte 
granulosa cruda interna, che ovviamente e' rimasta cruda. 
Allora, andiamo con ordine: 
per 4 persone, 400, ma io farei 500 g di spaghetti (la pasta fredda 
buona fa allegria, e spesso si mangia solo quella, magari in spiagga, 
meglio abbondare); 
4 pomodori rossi maturi a grappolo 
bottarga di muggine, diciamo una baffa delle 2 che compongono una 
bottarga intera da 140 g., quindi 70 g., fatta a lamelle (e non a 
"ostie"!) e messa a nuotare in un po' di olio buono, anzi stavolta 
BUONISSIMO, fruttato e fresco. 
6 cucchiai di olio buono, anzi stavolta BUONISSIMO, fruttato e fresco. 
I pomodori, incisi a croce sul didietro, li tuffo nell'acqua bollente, 
e li estraggo dopo 12 secondi. Li spello, li libero dei semi e li 
riduco a quadrotti piuttosto grossi, e li metto dove possono 
continuare a scolare un po' di acqua di vegetazione. 
Nell'acqua tanta, bollente, e salata, tuffo gli spaghetti. E rieccoci 
al busillis: come si cuoce la pasta fredda? Facile: si cuoce come si 
dovrebbe se venisse mangiata calda, e cioe' *cotta a puntino*, al 
dente, viva e nervosa come ha da essere cotta sempre e comunque. Le 
differenze di trattamento arrivano adesso: scolo la pasta nel lavabo, 
e vai col getto di acqua fredda dentro il colapasta, e io che rimesto 
con le mani tra gli spaghetti, perche' l'acqua fredda li raffreddi 
tutti al piu' presto. E quando sono tutti raffreddati, chiudo l'acqua, 
tiro sul il colapasta, scuoto un po', e butto la pasta su un bel 
canovaccio di tela robusta pulito e ASCIUGO la pasta. E si', e' 
fondamentale. Altrimenti la pasta rimane bagnata, si assorbe l'acqua, 
e si ammoscia. Dunque, per la pasta fredda occorre: 
1. raffreddare velocemente, per bloccare la cottura; 
2. asciugare bene, per evitare che la pasta, gia' cotta a puntino, 
assorba ulteriormente acqua. 
Ah, dimenticavo, la pasta fredda migliore e' quella che si fa e si 
mangia all'istante. 
Asciugata la pasta, nella zuppiera, a condisco subito con l'olio 
buono. 
Poi, sul piatto di ciascuno, poso due cucchiai di quadrotti di 
pomodoro, e la consona, cioe' abbondante, quantita' di lamelle di 
bottarga. 
Quando la mangi, sperimenti dal vivo la differenza tra una sinfonia e 
una jam session. 
La pasta calda favorisce il comporsi - se ben orchestrato - armonico 
dei diversi profumi e sapori. 
La pasta fredda favorisce l'apparentemente caotico ma - se ben 
orchestrato - irresistibile accavallarsi della singolarita' di 
ciascuno dei profumi e sapori.
			Vi è piaciuto quello che avete letto? Se vi va, potete ringraziarci aiutandoci a crescere condividendo questo post nelle vostre bacheche. Grazie a chiunque deciderà di farlo. 
Il mio blog: 
http://www.scattigolosi.com