da ignorante » 09/08/2008, 2:55
Cara Teresa, ti scrivo in qualità di admin per invitare a correggere il thread "Tabella per Conversioni tra Tipi di Lievito" nella cartella Archivio ricette in quanto essa presenta un errore di dimensioni colossali.
Io sarò pure ignorante, ma non confonderei mai – e dico mai – il lievito secco attivo liofilizzato (che è pur sempre lievito di birra, costituito da microrganismi vivi) con l'agente lievitante istantaneo, solitamente composto da carbonato acido di ammonio e difosfato sodico (spesso aggiunti di amido e aromi, come la vanillina). Sono due cose completamente diverse, riconoscibili anche a occhio: il primo è marrone, il secondo bianco. Che poi il primo, nella versione in polvere fina (non in granuli), non necessiti di riattivazione, potendosi tranquillamente mescolare con la farina, è un altro discorso.
Inoltre, nella mia personale esperienza la scala di reperibilità è esattamente inversa a quella riportata dall'autrice, che evidentemente non vive in Italia: il lievito di birra più comunemente reperibile è il classico panetto di lievito fresco, commercializzato anche come «lievito casalingo», disponibile anche nella più sperduta delle salumerie. Seguono il lievito in granuli (in Italia prodotto esclusivamente, o quasi, da un'azienda che se non ricordo male è in provincia di Mantova, che lo commercializza soprattutto attraverso il canale hard discount con private labels) e il lievito in polvere (di cui conosco solo tre marche: Bartolini e Cameo, che sono la stessa cosa, e poi un marchio del discount Lidl, il cui produttore è tedesco). Recentemente, infine, una nota azienda produttrice di lievito di birra ha pubblicizzato il nuovo formato in bustine monodose del suo esclusivo lievito di birra liquido, prima disponibile solo all'ingrosso in enormi dispensers. Fino adesso non ho mai trovato queste bustine in nessun negozio.