Interpellata direttamente in Puglia, mi ha spiegato come procedere, solo che non esistono dosi, tutto a occhio (una volta si faceva solo così!)
Ecco a voi:
Per prima cosa si è raccomandata che il baccalà deve essere fresco, bagnato e spellato e non assolutamente surgelato (e fin qui tutti siamo d'accordo
)Poi il baccalà va bollito nel latte:
quanto latte, zi'? quanto basta, pie'; ahh, ok
quanto va bollito? fin quando diventa tenero, lo vedi. ahh, ok
Poi si scola e si asciuga per bene (il latte va buttato, anche se ormai ricco di omega-3, non credo sia buono da bere
)Poi si prepara (almeno 2 ore prima di bollire il baccala) dell'olio aromatizzato. Solo che mia zia me lo ha detto dopo e io pure ve lo dico dopo
Aglio a pezzettini e prezzemolo tritato. Quindi si filtra prima di usarlo.
Poi si prende il baccalà, si mette nel mixer con un pochino di latte...
quanto zi'? Be, fai a occhio... Si vabbe', ma un goccio? NO, è poco. Una tazza? No è tanta? Allora quanto? Quanto basta! aaa, ok
Si inizia a frullare e si aggiunge l'olio a filo e si monta.
Questa volta vi risparmio la solita tiritera, ma c'è stata.
La consistenza finale deve essere tipo maionese, ma occhio al latte, non deve essere troppo, altrimenti diventa una pappetta.
Mettere in frigo.
Alla fine non ho resistito:
A zi', ma quanto baccalà occorre? Be', quello che ti serve...
aaahhhh, la cucina di una volta...tutto a occhio, ma vi assicuro che il baccalà mantecato di mia zia è qualcosa che da solo vale la pena di farsi il natale con tutte le rotture di scatole connesse.
Fatemi sapere se lo fate...io, visto ormai il periodo, aspetto il 25


. Rimasi sconcertato, e un po' ridacchiavo; ma anche lei ridacchiava della mia ignoranza. Comunque mi spiegò che una giumella era la quantità che possono accogliere le due mani giunte.




