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La domanda è tutta nel titolo: "Perché i dolci di Carnevale sono quasi tutti fritti?"
Un amico mi ha posto questa domanda e ora sono incuriosito. Ho fatto un po' di ricerca, ma non ne sono venuto a capo.
Voi lo sapete?

Ho cercato un libro dove trovare risposta alla tua domanda...ma non ci sono riuscita.
Formulando la domanda su Google, mi è uscita questa risposta che è tratta dal sito Alimentipedia :

"Ricette tipiche di carnevale
I dolci del carnevale sono per lo più fritti. Questa usanza deriva dal fatto che in gennaio/febbraio la natura e le pratiche agricole prevedevano la macellazione dei suini con la conseguente abbondanza di grasso di maiale o strutto, l'ideale per friggere i dolci."

come risposta mi sembra verosimile, che ne dici ?

per quel che ne so, il fritto voleva essere anche una "concessione" al mangiare grasso, prima dei quaranta giorni di quaresima, quindi di penitenza e digiuno in preparazione della Pasqua.

E questo va d'accordo col discorso della macellazione dei suini di cui parlava Elena, infatti qui da noi oltre ai dolci fritti nello strutto(che onestamente ci mangiamo anche in tutto il resto dell'anno ) per Carnevale si usa mangiare moltissimi piatti base di maiale.

Grazie a tutte voi.
Le risposte sono plausibili, ed è quello che anch'io pensavo.
Però ho ancora dei dubbi: perché usare tante risorse prima della Quaresima? In fondo lo strutto doveva bastare per tutto l'anno.
Poi: il maiale veniva macellato in novembre-dicembre (se non mi sbaglio) quindi perché destinare tutta questa abbondanza nel periodo di Carnevale?
Sarà mica che la cosa era legata ai riti di rovesciamento che erano del Carnevale? Tanta miseria in tutto l'anno e tanta abbondanza in questo breve periodo?

Stiamo scivolando verso l'antropologia culturale, ma è sempre legata al cibo, per cui non ho scritto OT davanti al messaggio.
Grazie per l'aiuto e l'interessamento.