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Oggi ho fatto un rotolo rustico usando una ricetta che ho elaborato girovagando qua e là. Mi era sempre venuto benissimo,
tant'è che anche mio marito, critico all'invrosimile, aveva gradito. Oggi la sorpresa, ho assaggiato una fettina appena uscito dal forno.....era amaro! Sulla confezione della farina c'è scritto: Farina americana-Manitoba, dei fiocchi di patate, olio e burro. Cosa è andato storto?
Irene

Non vorrei apparirti scortese ma hai fatto un rustico (cosa sarà mai, poi? ) con una ricetta che tu hai elaborato, e non riporti, e noi dovremmo darti un parere? come? Io la palla di vetro, francamente, non la possido. Come credo nessuno qui...

Avete ragione, scusate, rileggendo la mia richiesta è totalmente sconclusionata, ma ero talmente delusa!!
La ricetta: 1 kg di farina, 130 gr. di olio di semi, 60 gr. di fiocchi di patate, 25 gr. di lievito, sale impastato con acqua e latte, alla fine ho aggiunto 70 gr di burro un pezzettino alla volta. Lasciato lievitare, steso sottilmente e farcito: uno con salsa cotta, prosciutto cotto e mozzarella, l'altro con salame piccante e mozzarella, arrotolato, rilasciato lievitare e infornato. L'unica spiegazione che mi viene in mente, è che la farina fosse scaduta.
Grazie

Addele, la ricetta prevede troppi grassi e soprattutto troppo lievito a parer mio. Dovresti rielaborarla tagliando di molto la forza della farina (per cominciare potresti fare il 50% della manitoba che hai usato e il 50% di una 00 semplice, cioè senza consigli d'uso sulla confezione) e riducendo drasticamente il lievito (di questi tempi sono sufficienti 3-4 grammi). Il sale dev'essere marino e va pesato (per queste dosi direi 30 grammi). Fai puntare direi quattro ore, poi stendi, farcisci, arrotoli, fai lievitare ancora sino al raddoppio (altre quattro ore con quella quantità di lievito dovrebbero risultare sufficienti) e inforni. Per la cottura non userei particolari accorgimenti, tanto con tutti quei grassi è impossibile che la pasta si secchi.
Ah, ti consiglierei di impastare gli ingredienti nel seguente ordine: acqua e latte, lievito, farina con fiocchi di patate, sale non appena si forma la massa, olio, burro solo dopo l'incordamento. Non fare l'impasto troppo asciutto.

Poi magari quando diventerai più esperta (vedrai che con la pratica si migliora sempre) potremo cominciare a parlare di autolisi, prefermenti etc., ma già così dovresti migliorare di molto le caratteristiche organolettiche dell'impasto (e anche la sua digeribilità).

Ma troppi grassi e troppo lievito possono far diventare amaro un lievitato?

A me viene da pensare a una farina andata a male. Erano amari tutti e due i rustici o solo quello con salame?

Io non ho mai sentito che un lievitato venisse amaro perché il lievito è "amarognolo", o per i grassi, o perché non si impasta secondo l'ordine che vorrebbe tarallo.
Semplicemente non è vero.
Come dice Roby, la cosa più facile è che la farina non fosse buona. Mi è pure capitato, poi ho assaggiato la farina e aveva un saporaccio.

Magari ogni tanto ci si potrebbe anche astenere dal rispondere, se si devono dire cose a caso.
Così, tanto perché poi chi ha chiesto potrebbe crederci, non sapendo che chi ha risposto è affetto da seria grafomania e scrive spesso citando questo e quello, insomma per sentito dire più che per esperienza personale.
Scusate ma ste cose non le sopporto, e anche se capisco che non interesserà a nessuno ci tenevo a dire che metterò in ignore tarallo.
Mi pare brutto, non mi piace, l'ho fatto solo un'altra volta, ma scoccia veramente.