Torrone!

[salutistagolosa]

[Dony]

Proviamo nuove ricette o usiamo quelle già presenti sul forum? E in tal caso quali?

[salutistagolosa]

[Primavera]

Dove si comprano le ostie?

[Dile]

Io, per l'esperimento, aggiungerei anche quello di Umbo citato sopra. Lo vorrei riprovare e, secondo me, se si azzecca il giusto grado di cottura è di semplice esecuzione

[Dile]

io le ho trovate da Castroni, a Roma. Però si possono acquistare anche online, ho visto. Sto per fare la tessera Metro, chissà se lì ci sono?

[Dony]

[Dile]

... come la gatta presciolosa fece i gattini ciechi

Siccome ho la testa dura, ieri ci ho riprovato. Di questa ricetta, mi piace l'assoluto empirismo.

E' andata meglio, ho centrato la fase 1, stavolta (le gocce di impasto solidificavano e si spezzavano nell'acqua fredda). Ma l'impasto non si è sbianchito.

Credo che sia dipeso dal fatto che - credendo di tenere il fuoco troppo basso - l'ho alzato durante la cottura.

Sicché, alla fine il tutto ha assunto una colorazione mielata e (secondo me) un vago sapore di caramello.

La terza volta, sarà quella giusta

P.S.: facciamo il gruppo di acquisto per le ostie?

[kuki]

Ci vorebbe qualcuno dell' Alto Adige,io le ho prese si a fogli che a piccoli tondi per fare i makronen natalizi,in Alto Adige. Sono della kuechle...c'è anche il sito,www.kuechle.de

[Dile]

Ce l'hanno anche da Europast (vicino Roma, ad Ariccia), sia in fogli che tonde. Però sono confezioni da 5 kg.

[Dile]

Sentite, io ci ho riprovato. Stavolta con la ricetta di Glutine.

Qualcuno ha un cucchiaio?

[Dile]

In compenso...

il torrone al cioccolato di anna urbani, con la rivisitazione di piero, ha funzionato benissimo.

Però io il cioccolato l'ho iniziato a sciogliere a bagnomaria e senza latte mentre facevo lo sciroppo di zucchero e glucosio: quando si è sciolto, l'ho lasciato al caldo nell'acqua fino al momento dell'uso; a alla fine ho effettivamente fatto risalire a fuoco bassissimo il tutto fino a 125. Ci ha messo un po'.

[Dile]

Ci sono voluti quattro tentativi, ma alla fine ce l'abbiamo fatta.

E siccome vale la pena, anche se il procedimento è un po' lungo, posto la ricetta del Torrone Bianco di Umbo, che a suo tempo riportò Teresa, così come l'ho eseguita io. Il testo originale di Umbo è molto più divertente, però (andate a vedere nell'area Laboratorio). Il bello è che fatto di solo miele, senza zucchero.


1000 gr. Miele (io ho usato millefiori)
2 e 1/2 albumi
800 gr. di mandorle
scorza grattugiata di un limone
Baccello Vaniglia
Cedro e/o arancia candita 200 gr.(ieri ho usato solo cedro, le altre volte solo arancia. Come gusto, preferisco quest'ultima)
ostie

Mettere la frutta secca nel forno spento.

Tagliare i canditi a cubetti.

Preparare un foglio di ostia sul piano di marmo.

Mettere in una pentola a fondo spesso in acciaio inox ben pulito ed asciutto il miele, gli albumi sbattuti un paio di volte a forchetta (non montati) e i semi del baccello di vaniglia.

Si mette il tutto su fuoco bassissimo e si comincia a mescolare con un mestolo robusto di legno.

Inizialmente non accade apparentemente proprio nulla. Poi, dopo circa un'ora, un'ora e mezza (ma i tempi sono del tutto indicativi) il composto assume un aspetto beige e schiumoso. A questo punto, personalmente ho lavorato con una grossa frusta fino a che l'impasto si è sbianchito e gonfiato; questo passaggio nella ricetta di Umbo non c'è, e non è tassativo, però secondo me velocizza un po' le cose. Anzi, io non ho provato, ma forse si potrebbe lavorare con la frusta a mano sin dall'inizio, visto che la definizione di "meringa mielosa" che aveva dato qualcuno (forse Glutine?) è certo la più giusta.

Accendere il forno con la frutta secca a circa 60-70°.

Riprendere a girare con il mestolo ed arrivare (giusto come punto di riferimento, perché non è mica finita ) ad una fase in cui la massa è densa, colante e bianca come neve, ma ancora facile da lavorare.

Si continua a mescolare, finché prima l'impasto diventa come filamentoso e poi finché prende a staccarsi dalle pareti e dal fondo della pentola, facendo quel caratteristico rumore "da polenta cotta": adesso, lavorare la massa (che nel frattempo si sarà anche ridotto di volume) è un po' più faticoso.

Ora serve l'aiuto di qualcuno, che aggiunga al composto lentamente la frutta secca calda, la parte gialla della buccia di un limone grattugiata e i canditi.

Quando mescolare è divenuto letteralmente impossibile, si rovescia la massa calda sul foglio di ostia e si modella con le mani bagnate in forma di parallepipedo. Si copre con un altro foglio di ostia e si lascia freddare fino al giorno dopo, quando lo si potrà tagliare con un coltello grosso e ben affilato.

Complessivamente, mi ha preso due ore e mezza di tempo.

La consistenza è quella di un torrone corposo, compatto, ma non friabile.

Una volta tagliato in parallelepipedi lunghi e stretti, li ho avvolti in carta forno e poi carta d'alluminio. E questi dovrebbero essere quelli che mangeremo a Natale ma sulla durata e sulla conservazione non sono in grado di dare nessuna garanzia, perché è la prima volta. Posso solo presumere che sia un tipo di prodotto che si mantiene a lungo. Chi ha sperimentato torroni bianchi gli anni scorsi, potrebbe fornire indicazioni più precise.

Siccome devo rifarlo tra due o tre settimane, per regalarlo, se credete sia utile proverò a fotografare le varie fasi.

[kuki]

A me interessa sapere come lo conservi e se rimane appiccicatoso..

[Dile]

Sulla conservazione, ho già scritto nel post della ricetta come ho fatto (ma anche i dubbi che ho)

Sì, è un po' appiccicoso e, come dicevo, non friabile