Una torta all’arancia mediorientale, molto profumata, umida e compatta. E’ totalmente priva di farina, quindi adatta anche ai celiaci.
Fino a poco tempo fa non ne conoscevo l’illustre autrice, Claudia Roden, antropologa e scrittrice di cucina mediorientale ed ebraica: sto cercando di colmare questa lacuna, visto che quella cucina è proprio tra le mie preferite.
Grazie a chi me l’ha fatta conoscere.
Questa sua ricetta è presente in molti siti: io l’ho presa su Le Pétrin.
Mi ha incuriosita molto la presenza di quelle due arance tutte intere, e il risultato è proprio all’altezza delle aspettative: le arance regalano un profumo molto intenso, seppur non eccessivo.
Per uno stampo da 24 cm:
• 2 grosse arance da spremuta biologiche o non trattate
• 6 uova
• 250g farina di mandorle
• 250g zucchero
• 1 cucchiaino di lievito
Lavare e spazzolare le arance, togliendo eventuali residui di sporcizia sulla buccia.
Mettere le arance intere in una casseruola, coprire con acqua, coprire e far sobbollire per circa due ore.
Scolare e lasciar raffreddare le arance.
Questa fase può anche essere fatta il giorno prima.
Riscaldare il forno a 180°C. Imburrare ed infarinare una teglia di 24 cm di diametro.
Tagliare orizzontalmente le arance e controllare l’eventuale presenza di semini. Toglierli tutti.
Mettere quindi nel robot da cucina le arance e tutti gli altri ingredienti, amalgamare tutto. Si ottiene un composto omogeneo e piuttosto liquido.
Versare il composto nella teglia ed infornare per circa un’ora.
Conviene coprire con un foglio di alluminio dopo 35-40 minuti di cottura.
Verificare la cottura con uno stecchino ed eventualmente cuocere qualche minuto in più.
Lasciar raffreddare, poi rovesciare la torta su un piatto.
Decorare eventualmente con zucchero a velo, cacao o cioccolato.
Io ho fatto delle righine molto fini di cioccolato sopra e devo dire che la prossima volta ne metterò di più perché come gusto ci stanno proprio bene.
L’autrice di Le Pétrin suggerisce un cucchino facoltativo di cardamomo in povere… anche questo, lo voglio provare, mi pare una buona idea.
La foto è inguardabile perché ho portato questo dolce in ufficio stamattina… l'ha fatta un mio collega col cellulare. Però ve la metto lo stesso tanto per dare un'idea della consistenza finale. In compenso, posso dire che tutti i colleghi sono stati molto soddisfatti del risultato!