Un bel 24 maggio compivo 10 anni e assieme agli altri regali mi sono ritrovato un pacco, con scritto "da papà".
Strano, di solito lasciava fare a mia mamma. Ho aperto il pacco e ci ho trovato questa cosa qui
un cavetto flessibile e un treppiede, e due rollini Ilford Pan F.
Ho ricevuto una lezione dettagliata sulla fotografia, immagine latente, combinazione tempi/diaframmi, profondità di campo.
Uso dell' esposimetro in base alla sensibilità della pellicola (quello non me l' aveva regalato, avrei usato il suo).
L' apparecchio aveva il tempo di 1/25 di secondo e la posa. Tre distanze (vicino, media distanza,infinito) e tre diaframmi: 8,11,16.
Poi sempre mio padre allestiva ogni tanto una camera oscura in bagno, e sviluppavamo i negativi nelle bacinelle e li stampavamo per contatto con un torchietto (con il 6X9 si può fare).
E così mi sono innamorato, e la fotografia, a parte un periodo buio, mi sta accompagnando per tutta la vita.
L' apparecchio che vi ho mostrato l' ho appena comprato su E-Bay, e ho anche comprato una Pentacon che mio padre mi regalò a 14 anni, una delle prime reflex a ottiche intercambiabili.
Mi manca la Voigtlander Vitomatic II, regalo del dodicesimo compleanno, ma ci sto facendo la posta.
Dire che il rapporto con mio padre è stato difficile, sarebbe eufemistico. Questi momenti sono stati gli unici momenti buoni, che ricordo volentieri.
Vabbè, a voi chevvefrega?
Penso che molte persone che fotografano oggi, con le macchinette che fanno tutto loro (e bisogna dire, il 95 % delle volte ci imbroccano) non sanno quello che fanno.
Ma noi li perdoniamo, vero?