steart ha scritto:Anche io oggi ho fatto i compiti e sono riuscito ad incastrare la focaccia nella mia giornata di cucina.
Verdetto: prodotto e ricetta medi per me. Non adatti a un neofito.
Beh, non mi pare un problema: lo scopo mica è trovare la ricetta perfetta, no? Io credo che piuttosto sia quello di provare insieme varie tecniche, per confrontarci nel percorso e nei risultati.
Nell’impasto, lavorando noi con una lievitazione diretta e non avendo il vantaggio di pre-fermenti, ho sentito, alla fine, all’assaggio, la mancanza di o farina di segale o integrale o segale + integrale, che secondo me contribuiscono a un sapore migliore: io opterei per integrare la farina bianca con 20% di segale/integrale/segale + integrale. Anche dal punto di vista estetico io preferisco impasti meno “bianchi”.
bene, su questo, quando avrai tempo e voglia, ci proporrai la tua versione. Mai provata la farina di segale in una focaccia ed è una prova che faccio più che volentieri.
Il metodo d’impasto: rimango dell’idea che sia inefficiente rispetto ad uno stretch & fold
La prossima ricetta, possiamo provare come dici tu. Cosi' facciamo un confronto.
. Anche qui io suggerirei invece di ungere leggermente il piano di lavoro e di lavorare con mani bagnate oppure unte d’olio.
Su questo sono assolutamente d'accordo: ho incontrato la stessa difficoltà.
La lievitazione/raddoppiamento è avvenuto in circa 4 ore.
[b]Non ho usato carta forno. La ricetta non indica che per stendere l’impasto fino a coprire la teglia, per non perdere l’aria inglobata, bisogna non solo operare molto delicatamente (anche qui: o con mani bagnate o unte d’olio: la ricetta non lo dice), ma a più riprese, lasciando l’impasto riposare 10-15 minuti tra un aggiustamento (in teglia) e il successivo.[/b]
ho messo il grassetto come promemoria per riportare poi in ricetta.
La ricetta non indica che poi il tutto va fatto riposare coperto, per evitare che il sopra secchi: coperto con pellicola unta o inserendo il tutto in un sacchettone di plastica ben chiuso.
Idem come sopra. io ci ho appoggiato il piano di lavoro sopra, a mo' di coperchio.
Mi sono allontanato dalla ricetta la dove si dice di fare le fossettine prima della lievitazione finale: io preferisco fossettine fatte appena prima di infornare: così risultano più marcate e visibili sul prodotto finito - penso sia questione di gusti
La salamoia: buona. Io di solito uso più olio e meno acqua, ma anche questa leggera mi è piaciuta.
Ho infornato (forno ventilato) nella parte alta del forno direttamente su un ripiano: mi sembra che la cottura vada bene
Assaggiata tiepida. Buona è buona, ma… mi sembra una ricetta “ufficio complicazioni cose semplici”: manipolazione non facile, lungaggine di esecuzione (nel senso che comunque l’impasto ti tiene in ballo parecchie ore) e un risultato inferiore a quello che si otterrebbe, più facilmente, lavorando o con pre-fermenti o con la catena del freddo.
potrebbe essere la prossima puntata: focaccia con prefermenti e tecnica di impasto diversa. Raccogliamo proposte e facciamo un sondaggio- voto nel gruppo?
Una precisazione: ho cercato di essere puntuale nelle mie osservazioni semplicemente perché lo scopo di questo perscorso “in compagnia” era anche, mi sembra di avere capito, di aiutare chi magari si avvicina per la prima volta a questo mondo. Ho giudicato la ricetta così come giudico le ricette che leggo sui libri e in rete e le mie. Non penso che un neofita possa senza ansia eseguire un buon prodotto seguendo questa ricetta,che rimane ancora, a tratti, troppo lacunosa.
Infatti, e non possiamo che ringraziarti, per questo, Ma stiamo imparando insieme: anche a scrivere le ricette for dummies.

Dopo, arrivano le mie di foto e annotazioni. Ieri sera, emicrania. E non ho avuto nè tempo neè forza.
