Settembre e' un mese particolare per formigine. C'e' la sagra piu' importante dell'anno. Che dura un mese, da cui - appunto - il nome. E' una sagra in cui si intravedono le origini contadine: lungo il corso, di fianco al castello, una gran parte delle esposizioni e' dedicata ai trattori. Vecchi e nuovi, di epoca e non: che qua, le macchine - di qualunque tipo, dai trattori alle ferrari - sembrano averle nel sangue.
Domenica c'erano diversi stands. Il parmigiano, l'aceto balsamico , la frutta delle aziende agriocole dei dintorni. Etc.
Era l'inaugurazione, c'era pure la banda.
Tenuta d'occhio dai giovinastri del paese
E non poteva mancare il piccolo trombettista
La cosa piu' interessante, pero', era un banco gestito da signore come questa:
Per l'intero fine settimana, si sono dedicate alla dimostrazione pratica di vecchie attivita' ormai in disuso. Come filare la lana, o intrecciare cesti. La cosa strana e' che tra queste c'era anche la preparazione delle tagliatelle a mano... che, per fortuna, si fanno ancora!
Io, comunque, ho fotografato... sia mai che tornino utili a qualcuno!
Una volta stesa in un un grande disco, la poasta viene lasciata un po' seccare. Poi, si arrotola in un cilidro
Il taglio fatto a mano con un coltello da cucina dedicato a questo uso.
La mano sinistra, tiene ferma la pasta arrotolata. La destra, va su e giu' per tagliare la pasta.
Tagliando poi le tagliatelle, si preparano i quadrucci. Da cuocere rigorosamente in brodo buono
Le tagliatelle, disposte a nidi, sono messe ad asciugare sul telaio forato.