La ricetta della Brazadela, la ciambella bolognese
La Brazadela è il nome di una ciambella dura che si prepara un po’ in tutta l’Emilia Romagna.
E’ un dolce semplicissimo, sia nella preparazione che negli ingredienti, di quelli che si preparavano in ogni famiglia. Di solito la si gusta a fine pasto, inzuppata in un buon bicchiere di vino. Per farla classica davvero, potete utilizzare cremor tartaro e bicarbonato: ma con la bustina di lievito chimico verrà buonissima lo stesso.
Il nome Brazadela, deriva dal fatto che veniva servita infilata al braccio destro, mentre con il sinistro si versava il vino.
E’ una ricetta molto antica che risale al 1250. In passato, questo dolce, veniva fatto nelle occasioni speciali perché era sostanzioso e non vi erano soldi per comprare cioccolato o altri dolciumi.
La Brazadela era il dolce delle feste. Quando mia nonna era piccola c’era l’abitudine che i bambini che facevano la Cresima dovevano ricevere in dono dalla madrina o dal padrino una pila di ciambelle. L’impasto era quasi uguale a quello di oggi solo un po’ di più sodo (con meno latte) e al posto del burro si usava la strutto (grasso di maiale). Per preparare la pila di ciambelle se ne impastavano un bel po’ (7 o 8 ciambelle) in ordine di grandezza. Si appoggiavano invece che negli stampi, sui coperchi delle pentole in modo che le ciambelle venissero col buco. Poi si cocevano nei grandi forni a legna dove ogni famiglia coceva il pane. Una volta cotte si appoggiavano dalla più grande alla più piccola, una sull’ altra, su di un vassoio e venivano legate con un nastro.
Questa ricetta della Brazadela, è di Ivana
La ricetta della Brazadela, la ciambella bolognese
Ingredienti
500 g farina 00 di tipo debole
200 g zucchero
100 g burro quasi fuso, o molto morbido
50-70 g mandorle spellate e aperte in due (si acquistano anche pronte)
1 bustina di lievito per dolci
3 uova (trattenere una parte di tuorlo)
1/2 bicchiere latte freddo
Zucchero semolato grosso
scorza grattugiata di limone non trattato
Procedimento
Setacciare la farina sul piano di lavoro, mescolare uova e zucchero con la forchetta e versarli al centro, aggiungere il burro quasi sciolto (2 ore fuori dal frigo!), la scorza di limone e cospargere la farina con il lievito, impastare e servirsi di latte quel tanto da avere un impasto morbido.
Ungere bene una teglia rotonda in misura 24-26 cm di diametro, e infarinarla leggermente, ungere anche una tazza di ceramica o altro di diametro a piacere, questa va messa al centro e poi vi si aggiusta attorno la pasta, distribuendola al meglio.
Si prende il cucchiaio di rosso d’uovo trattenuto e lo si diluisce con un po’ di acqua ( o latte) e lo si spennella sulla superficie della ciambella; si fa un taglio nel centro della ciambella tutto attorno, e vi si infilano le mandorle divise in due, e si cosparge di zucchero,.
In forno preriscaldato a 170°, se ventilato leggermente meno, e cuocere per circa mezz’ora.
Volendo, può essere farcita di marmellata: per farlo basta stendere l’impasto, spalmarlo di marmellata e poi arrotolare dando la forma di una ciambella.
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