Eccomi!
Mi sono portata il libro:
Il Giappone in cucina
Graziana Canova Tura
edito da Mondadori
Pollo in salsa Teriyaki
2 petti di pollo (o di anatra) privi di pelle, del peso di circa 200 g
4 cucchiai di olio
sale
pepe
per la salsa:
4 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di mirin*
Pulire bene i petti di poolo, togliendo pellicine e grassi, poi dividerli in 2, in modo da ottenere 4 pezzi. Immergerli in acqua bollente per 10 secondi, scolarli ed asciugarli. Scaldare l'olio in una padella e rosolarvi i petti di pollo a fuoco forte.
Scolare via tutto l'olio e versare sui pezzi di pollo gli ingredienti della salsa. Lasciar cuocere coperto, a fuoco debole, per 10 minuti. Togliere il coperchio, alzare leggermente il fuoco e cuocere finché la salsa è quasi assorbita, muovendo la carne perché non attacchi sul fondo.
Tagliare la carne a fettine regolari e accomodarle sul piatto.
Ora vado a rileggermi la tua. In verità, ogni volta che ho mangiato pollo Teriyaki dal giapponese - anche in posti diversi - mi è stato servito su spiedini.
*Nota sul mirin, tratta dallo stesso libro: vino di riso usato solo come ingrediente da cucina. Leggermente alcolico e molto dolce, non si beve. Si può sostituire con saké e zucchero (1 cucchiaio di sake e mezzo cucchiaino di zucchero per 1 cucchiaio di mirin), ma il risultato non è lo stesso perché il mirin esalta il sapore dei cibi, traendone un fragrante profumo. Va unito ai cibi durante la cottura, mai alla fine, poiché l'alcol che contiene deve evaporare senza lasciare alcuna traccia. Alcuni giapponesi preferiscono eliminare il contenuto alcolico del mirin dandogli fuoco prima di utilizzarlo per cucinare.